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Pescara calcio, il presidente Sebastiani commenta la retrocessione: "Abbiamo una società sana per cercare una pronta risalita"

Il numero 1 del Delfino 1936 torna a parlare dopo settimane di silenzio: "Indietro non si torna ed è inutile trovare giustificazioni per descrivere questo momento infelice per i colori biancazzurri"

Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, torna a parlare dopo la retrocessione della squadra in Serie C.
A campionato finito decide di affidare a un comunicato diffuso sul sito del Delfino Pescara 1936 le sue dichiarazioni dopo settimane di silenzio.

Sebastiani, nonostante gli ultimi 2 campionati decisamente deludenti, prova a rassicurare l'ambiente facendo sapere che l'obiettivo sarà una pronta risalta in Serie B, sgombrando così dal campo anche i dubbi relativi a una possibile mancata iscrizione della squadra.

«Indietro non si torna ed è inutile trovare giustificazioni per descrivere questo momento infelice per i colori biancazzurri, che ci vede dopo 11 anni tornare in terza serie a fronte di una stagione difficile, travagliata e deludente, ma soprattutto pregna di scelte sbagliate», dice Sebastiani, «il mio primo pensiero va a chi lavora quotidianamente per mantenere acceso il motore della Pescara Calcio, i nostri dipendenti, collaboratori e i tanti istruttori e accompagnatori impegnati giornalmente nei nostri settori giovanili,  che non meritano certo di veder svanire anni di lavoro frutto di amore e dedizione. I nostri tifosi, certamente arrabbiati, ma che mai ci hanno lasciato da soli nonostante una pandemia in atto o una crescente amarezza sul campo. A tutti voglio dare la mia rassicurazione per il futuro. Abbiamo una società sana, pronta a iscriversi al prossimo campionato e in grado di allestire una compagine competitiva per cercare una pronta risalita. Cercheremo di portare avanti i nostri progetti giovanili e le tante iniziative oggi in atto,  la creazione e la gestione di nuovi centri, utili soprattutto per alimentare quella fiamma di appartenenza comune a noi tutti. Infine sento il dovere di scusarmi con tutte le persone che amano davvero questi colori, per la situazione che stiamo vivendo, per la delusione e la rabbia, ci tengo a dire che da principale responsabile del nostro amato Delfino nutro il vostro stesso sentimento, ma nonostante questo enorme peso, oggi non posso permettermi di alzare bandiera bianca. Le delusioni spesso aprono gli occhi e da questo oggi si deve ripartire, cercando di rimediare ad errori e chiedendo a voi tutti di stare vicini ai colori biancazzurri».

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