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Pescara: per la scelta del nuovo allenatore i tempi si allungano, intanto spunta Aquilani

Il ds in pectore Delli Carri attende di mettere nero su bianco prima di muoversi per chiudere con il tecnico: Zeman e Colombo le due piste concrete, l'ex centrocampista (ultimi due anni alla guida della Fiorentina Primavera) l'outsider

Il primo step per la ripartenza del Pescara è la scelta dell’allenatore. Si procede a passi lenti perché il ds in pectore Daniele Delli Carri dovrà prima firmare il suo contratto con il Delfino, poi potrà prendere impegni con altri professionisti. Tutto dovrebbe risolversi entro i primi giorni della prossima settimana, come detto dal presidente più volte in questo periodo: il 15 giugno (mercoledì prossimo) la data fatidica della ripartenza.

Questo lasso di tempo verrà impiegato per lavorare lontano dai riflettori: a breve il ds incontrerà Alberto Colombo (potrebbe arrivare in città entro le prossime 48 ore, ma non ci sono conferme) per buttare giù con lui i dettagli di un possibile contratto, un abbozzo di formazione e di progetto di mercato e altre questioni pratiche. E’ il tecnico lombardo il favorito, ma resiste anche la candidatura di Zeman.

In più, sembra esserci un terzo candidato: Alberto Aquilani, tecnico della Primavera della Fiorentina ed ex centrocampista biancazzurro nell’ultima stagione in serie A. L'ex Roma e Liverpool sarebbe stato offerto al club, ma il suo profilo resta defilato rispetto agli altri due tecnici in corsa.

I profili principali sono sempre quelli di Colombo e Zeman. Per ragioni diverse entrambi intrigano Delli Carri. Il boemo (che il ds potrebbe incontrare nel fine settimana) dà più certezze a livello di metodo lavorativo e scelte tattiche. I due hanno lavorato insieme e vinto un campionato e sarebbe più semplice ripercorrere la felice strada fatta insieme in passato. Ma Zeman non convince il presidente Sebastiani e, aspetto non da sottovalutare, a livello anagrafico (ha 75 anni) non sarebbe l’uomo con cui aprire un ciclo. Colombo è giovane, ha dimostrato di meritare una chance (la conferma dalle richieste arrivate da Ascoli e Cosenza, due club di B) ha fame e voglia di arrivare e lavorare duro, aspetti che verranno valutati nella scelta. Ovviamente, potrebbe vincere al fotofinish anche chi, tra i nomi sondati finora, avrà la pazienza e il desiderio di attendere ancora per qualche giorno le scelte definitive del Pescara.

Per quanto riguarda la costruzione della rosa, i giocatori sotto contratto non sembrano rappresentare un problema: molti sono giovani con ingaggi "leggeri", altri con contratti in scadenza nel 2023. Rispetto al passato, sarà più facile decidere chi tenere, chi vendere e chi mandare via. Poi si passerà alla caccia ai rinforzi: l’idea è quella di partire per il ritiro a luglio con la rosa pronta almeno per l’ottanta per cento.

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