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Domenica, 3 Dicembre 2023
Calcio

Pescara-Recanatese 2-3, seconda (pesante) sconfitta di fila per il Delfino: cronaca, tabellino e voti,

I subentranti di Pagliari, Morrone e Lipari, firmano il colpo dei leopardiani all'Adriatico. Il Delfino vede le streghe ed invece di accorciare sulla Torres, fermata 1-1 dalla Spal, perdono un altro punto sulla capolista

Il Pescara vede le streghe, ma non perchè sia periodo di Halloween. La partita del riscatto si è trasformata in quella della debacle, con la Recanatese ad espugnare l'Adriatico per 3-2 al termine di un match da 5 gol e ribaltamenti continui. L'ultimo colpo di scena è arrivato nel recupero, con la rete decisiva di Lipari. 
 

Per l'inizio delle ostilità mister Zdenek Zeman ha deciso di cambiare solo tre interpreti rispetto agli 11 mandati in campo al fischio d'inizio dello scontro diretto con la Torres di mercoledì: Tommasini per Cuppone nel cuore dell'attacco, Cangiano per Accornero sulla corsia sinistra del tridente e Dagasso per De Marco nel reparto nevralgico della squadra le due novità proposte. Dunque confermata integralmente la difesa. Nella Recanatese, nel 4-4-2 proposto da mister Pagliari (ex attaccante del Chieti ed ex allenatore aquilano) in avanti ci sono gli espertissimi Melchiorri (uno degli ex di turno tra i leopardiani) e Sbaffo (ex Ascoli, tra le altre). Più Pescara che non Recanatese in avvio, con gli ospiti raccolti al di sotto della linea della palla per intasare gli spazi e poi provare le ripartenze, come al 9' quando Brosco in scivolata ha sbarrato la strada del gol a Melchiorri. Al 16' altra, doppia chance per l'ex in ripartenza, stavolta su suggerimento di Sbaffo: per due volte Plizzari ha detto di no. Al 20' un tiro da fuori di Cangiano, bloccato in due tempi da Meli, è il primo vero squillo pescarese. Un calcio piazzato di Tunjov 6 giri d'orologio dopo è stato il successivo tentativo di un Pescara che fatica a trovare il bandolo della matassa. Al 32', servito da un tacco smarcante di Tommasini, Merola ha avuto la palla buona per scacciare le streghe ma Meli ci ha messo una pezza, deviando in corner (poi senza esiti). Al 35' Delfino in vantaggio prooprio con Tommasini, che si è ritrovato nel cuore dell'area di rigore la palla buona per portare avanti i suoi. E non l'ha sciupata. Merito anche di Pierno, delizioso nel suo assist, con l'ex Lecce che alla ripresa del gioco si è prodotto in una perfetta diagonale difensiva a chiudere su Sbaffo. La Recanatese, una volta passata in svantaggio, è stata costretta ad alzare il proprio baricentro, ma così facendo ha prestato il fianco alle trame biancazzurre che hanno trovato di colpo maggiore fluidità. Ma sino all'intervallo non ha prodotto nulla da segnalare, come il Delfino d'altro canto, e dunque all'intervallo dei due squadre si sono presentate con i padroni di casa avanti di misura.

Nell'intervallo mister Zeman ha deciso di ripresentare il suo Delfino ad inizio secondo tempo con due (importanti) noità. Cuppone ha rilevato infatti Tommasini in attacco, mentre Franchini, che non vedeva il campo causa infortunio dal 19 settembre, ha preso il posto di Tunjov nel cuore del campo. L'inizio di secondo tempo non è stato però dissimile dal finale di prima frazione, con la Recanaese intraprendente ma poco concreta ed il Pescara che ha patito meno del minimo sindacale, creando però anche poco. Al 14' la prima nota di cronaca è extra-campo: lo spegnimento di uno dei riflettori dello stadio, quello sopra lo spicchio dei tifosi ospiti in Curva Sud. E due minuti dopo arriva il pari ospite. Morrone raccoglie la respinta di Plizzari su un tiro di Sbaffo e da due passi trova la rete. Lo stesso Morrone al 21' ha centrato la traversa dagli sviluppi di un corner. Poi in 2 minuti, il pubblico assiste a due gol: il primo è ospite, con l'altro subentrante Lipari che si beve Brosco in area e batte Plizzari, il secondo è biancazzurro ed arriva direttamente da calcio di punizione di Cangiano, perfetto nella sua esecuzione. Al 35' altri due cambi per Zeman, che però non mutano la fisionomia del suo Pescara: Manu per Dagasso ed Accornero per Cangiano. Il Delfino ha provato così a riversarsi in avanti, ma più con la forza dei nervi che grazie a trame fluide ed orchestrate. E in pieno recupero paga dazio, con Lipari che, ottimamente imbeccato da Sbaffo di tacco, batte Plizzari di nuovo per il 2-3 finale. E' una doccia gelata sui 5mila dell'Adriatico. 


 

Il tabellino

Pescara – Recanatese 2-3

PESCARA (4-3-3): Plizzari 6, Pierno 6, Brosco 5, Mesik 5,5, Moruzzi 6, Tunjov 5,5 (1'st Franchini 6), Squizzato 6, Dagasso 5,5 (35'st Manu sv), Merola 5,5, Tommasini 6 (1'st Cuppone 5,5), Cangiano 6,5 (35'st Accornero sv). A disp.: Ciocci, Milani, Di Pasquale, Masala, Aloi, Vergani, Floriani Mussolini, Mora, Pellacani, Staver, De Marco,. All. Zeman 6

RECANATESE (4-4-2): Meli 6,5, Longobardi 6, Ferrante 6, Peretti 6, Quacquarelli 6 (43'st Ferretti sv), Senigagliesi 6,5 (32'st Giampaolo sv), Prisco 5,5 (10'st Morrone 6,5), Raparo 6 (10'st Lipari 7), Carpani 6, Sbaffo 6,5, Melchiorri 6. A disp.: Tiberi, Mascolo, Ricci, Marinacci, Canonici. All. Pagliari 7

Arbitro: Lovison di Padova 6

Reti: 35'p.t Tommasini (P), 16'st Morrone (R), 25'pt Lipari (R), 27'st Cangiano (P), 46' Lipari (R )

Note: ammoniti Quacquarelli, Prisco (R), Squizzato, Pierno (P)

Recuperi 1'pt e 5'st

Spettatori totali 5.086 per un incasso di 37.677 euro.

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