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Colonnello, Re d'Arabia e cuore pescarese: "Ai play-off con Zeman si può volare"

L'allenatore della Juventus Academy di Abu Dhabi, ex difensore del Delfino, scommette sul lavoro e l'entusiasmo del boemo, ma anche sui gol di Lescano

Gianluca Colonnello, ex terzino del Pescara e oggi allenatore della Juventus Academy di Abu Dhabi, ne è sicuro: ai play-off il Pescara volerà grazie al lavoro di Zeman e ai gol di Lescano. Tra una settimana si comincia (andata il 18 maggio) e anche a chilometri di distanza l'attesa cresce. “Ho lasciato il Pescara terzo, quando sono andato via per iniziare quest'avventura, e lo ritrovo terzo a fine stagione. Zeman? Ha ritrovato il miglior Lescano, con lui gli attaccanti vanno a nozze grazie al suo gioco e si è visto: sono stati segnati tanti gol in queste sue prime nove partite. Colombo non ha fatto male nella prima parte di stagione, ma il boemo sa quello che deve fare, nel cuore dei pescaresi c’è sempre il seme della promozione del 2012 e, oltre alla fortuna che serve sempre, nei play-off devi correre ed essere freddo in zona gol: queste due caratteristiche sono le basi del calcio zemaniano. Lo slittamento è un vantaggio: si possono allenare bene, possono recuperare tutti gli infortunati. Il mister è bravo a prepararsi sul campo durante la settimana”.

Colonnello tra i primi a promuovere l'arrivo di Lescano in riva all'Adriatico ad inizio stagione: “Avevo detto dall’inizio del campionato che Lescano sarebbe stato un giocatore decisivo. Ha segnato 19 gol saltando sette partite, avrebbe potuto averne almeno 22-23. Non ho capito bene cosa sia successo nei mesi scorsi. E’ stato fuori diverse settimane e ne ha risentito tutta la squadra”.

L'allenatore abruzzese sta per terminare la sua prima stagione ad Abu Dhabi: “Un posto bellissimo, con tanta qualità sotto ogni punto di vista. In campo, abbiamo ricostruito questa Accademia da zero. Mi sto prendendo grandi soddisfazioni, sto ritrovando serenità e voglia qui. Con un gruppo di lavoro eccezionale. Stiamo svolgendo al meglio tutto quello che ci chiedono dalla Juventus. Le Accademie juventine sono in tutto il mondo, con ragazzi dai 5 ai 17 anni e squadre che partecipano ai campionati locali. Abbiamo tre campi per lavorare, con gruppi divisi in base all’età. La prossima estate si giocherà la “world cup” delle accademie della Juventus a Vinovo: tutti i ragazzi verranno osservati direttamente gli addetti allo scouting bianconero. Ci sono grosse potenzialità, c’è tanto denaro e possono permettersi di tutto. Amano il calcio italiano, lo capisci anche andando in giro per strada. Squillano i cellulari e la suoneria è l’inno della Juventus, dell’Inter o del Milan. Il massimo campionato ha dei buoni giocatori arrivati dall’Europa, ma il gioco è ancora lento e non c’è intensità. Ma la gente si sta appassionando: gli stadi si vanno riempiendo e c’è una passione crescente. Io vivo all’interno dello stadio, in cui è stato realizzato un hotel, ma anche un ospedale. Io sono sempre presente alle partite di campionato, o agli eventi calcistici di squadre che arrivano dall’estero”.

Tra qualche settimana Colonnello tornerà in Abruzzo: a luglio riceverà il Premio "Terrazza d'Abruzzo sullo Sport" nella sua città d'origine, Guardiagrele.

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