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Pescara, cosa manca per credere nella promozione in B

La squadra di Colombo viaggia ad una velocità da grande squadra, ma Catanzaro e Crotone non mollano

Sette vittorie nelle prime dieci giornate, un solo ko e due pareggi. In classifica i punti sono 23, segnando 19 gol e subendone solamente 6. Particolare: il Delfino non ha mai incassato gol su azione e ha già messo in bacheca 5 clean sheet.

Numeri da grande squadra per il Pescara di Colombo in questa prima fase della stagione, ma non sono bastati finora per scalfire le certezze delle due corazzate calabresi, Catanzaro e Crotone, che continuano a correre fortissimo al primo e al secondo posto.

Il Delfino, però, un risultato importante al momento l'ha ottenuto, e vale tantissimo: ha fatto reinnamorare la gente di Pescara, non solo con cifre e percentuali, ma con un grande senso di appartenenza e di attaccamento alla causa. Una squadra così bella non si vedeva da parecchio tempo da queste parti, inutile girarci intorno. Facce nuove, giovani di qualità, leader e combattenti. E una guida mai in discussione, umile ma autorevole, quella di mister Colombo.

Cosa va

Anche contro il Cerignola, il Pescara ha interpretato bene la partita. I biancazzurri hanno trovato inizialmente un muro in mezzo al campo, ma hanno saputo cercare e trovare rapidamente la via d’uscita, puntando sulle corsie laterali con tutta la voglia esplosiva del debuttante Crescenzi sulla fascia sinistra: alla fine l’ex Cremonese, 31 anni, è risultato il migliore in campo del match. Non è sembrato un calciatore in deficit d’ossigeno, eppure non giocava una gara da titolare da sei mesi (ad aprile Frosinone – Cremonese in B), confermandosi un elemento di categoria superiore e, allo stato attuale, un lusso per questa serie C. Sempre presente Cancellotti a destra, giocatore che continua a confermare un rendimento stratosferico e un ruolo di primissimo piano nella rosa di Colombo. Il gol del 2-0 è uno spot per il calcio. Nasce da un’azione corale che ha coinvolto Cancellotti, Desogus, Crescenzi e Vergani, autore del gol. Tutto in velocità sulla sinistra, con giocate codificate e grandissima organizzazione. La squadra corre, aumenta il livello di qualità delle giocate e continuare ad orbitare nelle primissime posizioni della classifica.

Cosa non va

Se nel primo tempo il delfino avesse concretizzato al massimo quanto creato, per il Cerignola sarebbe finita in goleada. Invece, avendo chiuso al 45’ con un solo gol di scarto, il Pescara ha tenuto in vista l’avversario, rischiando qualcosa nella ripresa (traversa di D’Andrea) di una partita per larghi tratti dominata. Se c’è una pecca, oggi, nel Delfino, è la mancanza di cinismo in attacco. Lescano (al momento capocannoniere del girone con altri colleghi a quota 6 reti) e compagni verranno pungolati a dovere dal tecnico e dallo staff.

L'obiettivo

E’ presto per capire se potrà riprendere il Catanzaro, ma per ora è certo che lotterà con il Crotone per il secondo posto in attesa di scontrarsi con la corazzata di Vivarini. L’obiettivo, al momento, è vivere la stagione step by step, pensando solo al prossimo impegno, la trasferta sull’insidioso sintetico del Menti di Castellammare di Stabia (17.30), campo ostico per tutti: la Juve Stabia sabato scorso è caduta proprio a Catanzaro e ora è ottava con 14 punti. Poi ci sarà la Coppa Italia in casa contro il Gubbio (mercoledì 2 novembre) e il Gelbison domenica 6, alle 14.30. Un altro trittico fondamentale in cui bisognerà gestire le energie senza però abbassare l’asticella della qualità e del rendimento.

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