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Pescara-Lanciano 2-2 | Derby in parità e tutti contenti

Una partita maschia con un risultato che tutto sommato non scontenta nessuno. Ha invece lasciato a desiderare il servizio d'ordine, che ha "abbandonato" gli ombrelli dei tifosi vicino ai tornelli

Il derby d'Abruzzo si conclude 2-2, con un risultato che - tutto sommato - non scontenta nessuno: il Pescara, infatti, conquista un punto prezioso contro un avversario sempre più lanciato verso i play off e che ha anche rischiato di vincere la gara, mentre il Lanciano esce dall'Adriatico con un pareggio che non fa che confermare le sue grandi qualità, considerando che i biancazzurri sono stati messi spesso in difficoltà dai frentani.

A conti fatti, entrambe le squadre potevano prevalere: la compagine di Serse Cosmi ha condotto per 2-1 buona parte del match riuscendo a rimontare l'iniziale svantaggio e si è dovuta arrendere solo a sedici minuti dal triplice fischio, quando è arrivato il sigillo di Amenta che ha riportato tutto in equilibrio. Dal canto loro, i ragazzi di Baroni sono andati subito in rete con Gatto, finendo per soccombere soltanto a inizio ripresa a causa di un rigore concesso a Maniero.

GATTO MIAGOLA CONTRO IL DELFINO - E' appena il 5’ quando, su un'ingenuità di Salviato, Gatto si porta in avanti ritrovandosi a tu per tu con Pelizzoli: a quel punto è un gioco da ragazzi superare l'ex portiere romanista. Pescara 0 - Lanciano 1. Esultano i tifosi della Virtus, tra i quali siede anche (in tribuna) il sindaco di Lanciano Mario Pupillo. Al 38' i padroni di casa agguantano l'1-1 grazie a un eurogoal di Andrea Rossi che, da fuori area, lascia partire un bolide di sinistro, di fronte al quale Sepe non può nulla.

MANIERO DI RIGORE - Al 48’ l'arbitro assegna un penalty a Maniero, atterrato da Thiam: dal dischetto Superpippo non sbaglia e segna spiazzando l'estremo difensore ospite. Al 74′, sugli sviluppi di un corner battuto da Mammarella, Amenta interviene nella mischia e sigla di piatto il definitivo 2-2. Al 77' il Pescara rimane in dieci per doppia ammonizione di Salviato ma all’86’, nonostante l'inferiorità numerica, sfiora il colpaccio con uno Sforzini sprecone che si fa respingere da Sepe un tiro d'oro. Finisce con due marcature per parte, e forse è giusto così.     

PESSIMO SERVIZIO D'ORDINE - In un incontro che, tutto sommato, ha offerto molti momenti gradevoli, c'è però da rilevare una nota stonata, rappresentata dal servizio d'ordine che ha lasciato parecchio a desiderare. Gli spettatori, infatti, compresi i giornalisti che si erano recati allo stadio solo per fare il proprio lavoro, sono stati costretti a lasciare gli ombrelli vicino ai tornelli "per ragioni di sicurezza", in quanto non era consentito portare simili oggetti all'interno dello stadio. Le hostess, come detto, non hanno fatto sconti a nessuno, obbligando anche i cronisti a consegnare i loro ombrelli e garantendo che, dopo la partita, li avrebbero ricevuti indietro, "tanto ci siamo noi qui". Ebbene, chi vi scrive non solo non ha ritrovato il proprio ombrello, ma non ha avuto neanche la possibilità di lamentarsi con chi di dovere in quanto gli stessi ombrelli erano stati "abbandonati", incustoditi, vicino ai tornelli della Tribuna Stampa. Lì, a un quarto d'ora dalla fine, non c'era nessuno a sorvegliare, mentre la pioggia imperversava. Complimenti. 

PESCARA (3-5-2): Pelizzoli, Salviato, Capuano, Bocchetti, Balzano, Sforzini, Bovo (dall’81’ Zauri), Rossi, Ragusa, Maniero (dal 59’ Nielsen). All. Cosmi

LANCIANO (4-3-3): Sepe, De Col, Ferrario, Amenta, Mammarella, Di Cecco (dal 79’ Turchi), Paghera, Buchel, Gatto (dal 63’ Piccolo), Falcinelli, Thiam (dall’84’ Comi). All. Baroni

Arbitro: Sig Di Paolo di Avezzano.

Ammoniti: Mammarella, Salviato, Mascara

Espulsi: Salviato

Reti:  5’ Gatto, 38’ Rossi, 48’ Maniero (R), 74’ Amenta

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