rotate-mobile
Calcio

Pescara tra inchieste, cessione e play-off: quale futuro per il Delfino?

Il club e il presidente Sebastiani prosciolti nel processo plusvalenze, ma ora c'è l'inchiesta penale della Procura della Repubblica. E il numero uno del club continua a trattare la vendita delle quote agli americani: "Entro maggio vorrei chiudere". Se salta la trattativa, confermati Zauri e Matteassi. Anche se è stato contattato Colavitto...

Archiviata la questione plusvalenze, terminata con la vittoria della linea difensiva del Pescara e di tutti i club coinvolti (e una clamorosa figuraccia della Procura federale) e con il proscioglimento secco di tutte le società e dei dirigenti finiti nel mirino dell’inchiesta, ora restano aperti altri fronti delicati sulla strada del Pescara.

Il più caldo è quello dell’inchiesta penale avviata dalla Procura della Repubblica di Pescara, che indaga sui bilanci 2015, 2016 e 2017 della società biancazzurra.

L'iniziativa del sostituto procuratore Di Giovanni avrà però tempi lunghi e al momento turba i vertici societari e in particolare il presidente Sebastiani, ma fino a un certo punto: il Tribunale delle imprese dell’Aquila avrebbe già dato spiegazioni nelle sue sentenze sulle voci di bilancio messe in discussione dalle denunce passate dell’ex a.d. Iannascoli (ancora socio al 10%), difficile quindi che Sebastiani e la società vengano condannati. Ma le risposte arriveranno dalla Procura nelle prossime settimane.

L'altro fronte che torna al centro degli interessi dei tifosi e della città è quello della possibile cessione del club biancazzurro. Il presidente Sebastiani sarebbe in trattativa da mesi con potenziali acquirenti americani, seriamente interessati a rilevare la maggioranza del pacchetto azionario, lasciando allo stesso presidente una quota di minoranza, per poi acquisire il cento per cento delle quote in un secondo momento. Gli imprenditori interessati al Pescara avrebbe la loro base a Miami. Per ora Sebastiani ha raccontato di incontri in videocall con i suoi interlocutori, ma non ci sono ulteriori informazioni. “Le trattative vanno avanti e vorrei chiudere entro maggio”, il pensiero del presidente del Delfino. I termini sono slittati rispetto alle dichiarazioni di qualche mese fa, ma è chiaro che una trattativa – se dovrà esserci – potrà esserci solo prima di entrare nel pieno della pianificazione della prossima stagione e, quindi, delle scelte tecniche e dei relativi investimenti. Potrebbe dare una spinta in più un possibile salto di categoria, ma al momento il Pescara è in C e rischia di esserci anche l’anno prossimo, a meno che non si trasformi dal punto di vista tecnico e caratteriale nei prossimi play-off.

Se non dovesse concretizzarsi la cessione del club nei prossimi 40 giorni, sarebbe Sebastiani a dover riorganizzare, pianificare e rilanciare le strategie per la stagione 2022/2023. Ripartendo, probabilmente, dal ds Matteassi e forse anche da Zauri in panchina. Anche se è certo il contatto – tramite un intermediario – dei giorni scorsi con l’allenatore dell’Ancona Matelica Gianluca Colavitto, che però ha gentilmente declinato l’invito del Pescara e dovrebbe proseguire con i dorici del nuovo proprietario malese Tony Tiong. Segno che nel cassetto del presidente c’è già un progetto per l’immediato futuro.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pescara tra inchieste, cessione e play-off: quale futuro per il Delfino?

IlPescara è in caricamento