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Il Pescara a Gubbio rimonta due volte, finisce 2 a 2 e la Reggiana mette la freccia

Gli umbri scappano e la doppietta di Clemenza li riprende, è il terzo pareggio stagionale per la truppa di Auteri, adesso terza in classifica

Il Pescara deve rimontare due volte per salvare la pelle a Gubbio. Finisce 2 a 2, Auteri mantiene l'imbattibilità ma cede lo scettro del girone B alla Reggiana, mentre la poltrona d'onore è dell'Ancona Matelica, grande rivelazione del torneo. Biancazzurri terzi in attesa del big match dell'Adriatico: domenica prossima arriva la Reggiana.

Il Delfino cade dopo 6’ sullo sprint di Arena che brucia Frascatore sulla corsa, sterza e al momento di calciare viene disturbato da Drudi, che però causa un clamoroso autogol. Bisogna rimontare. Ma la squadra di Auteri è in bambola e Drudi per poco non regala il raddoppio agli umbri all’11’, stavolta Di Gennaro fa in tempo a mettere una pezza su Arena. Il folletto rossoblu ancora ad un passo dalla doppietta con un sinistro dal limite. Un pizzico di buona sorte e l’imprecisione del Gubbio permettono ai biancazzurri di uscire dal momento buio del match senza ulteriori danni. Ma, ad eccezione di un destro troppo ampio di Marilungo, per mezzora del Pescara nell’area dei padroni di casa non c’è traccia. Poi un lampo al 37’: De Marchi innesca Marilungo in area, l’ex Lanciano con uno scavino prova a saltare Ghidotti, che sporca il pallone ma finisce per favorire l’inserimento di Clemenza davanti alla porta spalancata: è 1 a 1 tra le proteste di Torrente e dei suoi, che lamentano un fallo su Bulevardi.

Un pari strappato con mestiere, ma non meritato. Tanto che nella ripresa è ancora solo Gubbio. Migliorini in tuffo di testa anticipa un distratto Illanes. Il Pescara non c’è e al 17’ il solito Arena mette il turbo, si beve due avversari e viene fermato dal tocco irregolare di Memushaj: rigore, Cittadino implacabile firma il 2 a 1.

Auteri ci mette troppo forse a rendersi conto dei rischi della serata umbra, ma al 25’ passa al 4-3-3 inserendo Diambo a fare da schermo davanti alla difesa e rilanciando il suo fedelissimo D’Ursi a sinistra del tridente. Torrente intanto perde il suo gioiello Arena, fiaccato dai crampi. Il Gubbio si stringe nella sua metà campo per preservare il vantaggio prezioso e inizia l’ormai abituale assalto finale biancazzurro. Il sinistro a giro di Diambo è il preludio al pari, firmato da un altro mancino di qualità, quello di Luca Clemenza, che la piazza all’incrocio per il 2 a 2 (prima doppietta pescarese, terzo centro stagionale).

GUBBIO (4-3-3): Ghidotti 6; Oukhadda 6,5, Signorini 6, Migliorini 6,5, Redolfi 6; Malaccari 6 (dal 46’ p.t. Aurelio 5,5), Cittadino 6,5 (dal 33’ s.t. Francofonte s.v.), Bulevardi 6; Arena 7,5 (dal 25’ Mangni 5,5), Sarao 6, Sainz Maza 6. A disp. Elisei, Meneghetti, Formiconi, Bonini, Migliorelli, Lamanna, D’Amico, Spalluto. All. Torrente.

PESCARA (3-4-3): Di Gennaro 6; Illanes 5,5, Drudi 5,5, Frascatore 5,5; Cancellotti 5,5, Rizzo 5,5, Memushaj 5,5, Rasi 5 (dal 25’ s.t. Diambo 6); Clemenza 7,5 (dal 40’ s.t. Zappella s.v.), De Marchi 5,5 (dal 33’ s.t. Ferrari s.v.), Marilungo 5,5 (dal 25’ s.t. D’Ursi 6). A disp. Sorrentino, Radaelli, Veroli, Nzita, Sanogo, Valdifiori, Galano, Rauti. All. Auteri.

Arbitro: Moriconi di Roma 6.

Reti: 6’ p.t. Drudi (P, aut.), 37’ p.t. Clemenza (P); 18’ s.t. Cittadino (G, rig.), 32’ s.t. Clemenza (P).

Note: ammoniti Sarao (G), Illanes (P), Bulevardi (G), Frascatore (P), Migliorini (G), Cittadino (G), Bulevardi (G); recupero 4’ s.t.

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