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Calcio

L'ex Pescara Nando Sforzini dà l'addio al calcio

Un anno e mezzo in maglia biancazzurra per il "Tagliagole" di Tivoli, arrivato a gennaio del 2013 in serie A e andato via a giugno del 2014. Un'esperienza condizionata da un infortunio ad un piede, ma è rimasto forte il legame con l'ambiente del Delfino

Qualche settimana fa era in tribuna all'Adriatico per conto di alcuni club di serie A con cui ha iniziato il cammino di osservatore. Il 37enne Ferdinando Sforzini, ex attaccante del Pescara, ha chiuso con il calcio giocato. Dopo l'ultimo successo in carriera, nella passata stagione in serie D con il Campobasso, promosso in C, ha aspettato qualche mese, ma alla fine ha detto basta. Il "Tagliagole", come l'avevano ribattezzato a Grosseto, da qualche giorno ha ufficialmente detto basta. 

A Pescara un anno e mezzo, da gennaio 2013 a giugno 2014, giocando trenta partite e segnando 2 gol (in B). Era arrivato nella sessione di gennaio di nove anni fa, con il Delfino in serie A, ma la sua esperienza biancazzurra fu da subito condizionata da un grave infortunio ad un piede. Dopo Pescara, tre stagioni di B con Latina e Virtus Entella, poi Pavia e Viterbese in C, prima di scendere nei Dilettanti, riportando in C l'Avellino al priom colpo e poi Palermo e Campobasso. Un finale da vincente, meritato, per un ragazzo che i tifosi del Delfino ricordano ancora con affetto.

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"Parto dall’inizio, questa foto toglie tutti i dubbi sulla mia passione verso questo sport al quale ho dedicato gran parte della mia vita!
Passione tanta , talento il giusto, di certo non ero un fenomeno o un predestinato ma credo che grazie alla mia perseveranza ed alla mia fame di voler raggiungere certi obiettivi sono arrivato più lontano di altri che pensavano che sarebbe bastato il talento per “arrivare”. Oggi sono sempre più convinto che con il talento non si va da nessuna parte, se non si ha il carattere la fame e la voglia di fare sacrifici. Già da tempo avevo deciso che il mio percorso da giocatore sarebbe terminato, ma ammetto che prima di ufficializzarlo ci ho messo un po’ , ogni calciatore credo che voglia sempre posticipare questo giorno perché voltare pagina non è facile per nessuno, ma credo che per un calciatore lo sia ancora di più, avendo avuto la fortuna di aver fatto della mia grande passione il mio lavoro. Tutto quello che di buono ho fatto me lo sono guadagnato e meritato sul campo, senza dover dire grazie a nessuno, se non alla mia famiglia che mi ha sempre supportato e sopportato in ogni mia scelta e decisione .
Chi mi conosce sa che tipo di carattere poco accomodante e istintivo avevo da giocatore, ma assolutamente vero e leale fino in fondo,questo è stato croce e delizia per me perché in alcune circostanze ne ho pagato amaramente il conto assai salato, ma sono sicuro che senza questo carattere così forte e severo , anche verso me stesso non avrei mai raggiunto certi risultati!!
Un pensiero da parte mia va a tutti i miei Presidenti, Direttori, Allenatori, Compagni, Dottori, Fisioterapisti, Magazzinieri con il quale ho avuto il piacere ( non sempre) di collaborare, ma si sà nella vita non si può andare d’accordo con tutti .
In ultimo ma non in ordine di importanza un pensiero speciale verso i Tifosi, ai quali auguro di poter tornare presto al loro posto a riempire questi stadi così freddi senza di loro! Oggi si chiude uno dai capitoli più importante della mia vita,ma un pezzo del mio cuore resterà sempre su quel rettangolo verde".
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