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Pescara, il tecnico del Seregno Cau racconta Cernigoi e si gode Balzano

L'ex attaccante di origini sarde, da anni pescarese d'adozione, promuove l'acquisto biancazzurro: "Un attaccante da serie B, voleva una piazza ambiziosa e sono contento sia diventato biancazzurro. Noi abbiamo preso l'e difensore del Delfino, può dare una grande mano ai nostri giovani"

“Cernigoi? E’ un giocatore dalle grandi potenzialità. Potrebbe stare già in B. Anzi, oggi per me farebbe meglio in B che non in C. Fisicamente è forte, è ancora giovane, tecnicamente è un buon giocatore. Deve credere di più in se stesso. Lo ricordo dai tempi di San Benedetto: è tanta roba. Se gli dai fiducia, diventa devastante. Deve capire anche la mentalità di Auteri, un tecnico esigente, ma che dà occasioni a tutti”.

Roberto Cau, 46 anni, è l'allenatore in seconda del Seregno, vice di Mariani. L'ex attaccante di origini nuoresi, pescarese d'adozione (la moglie è di Loreto Aprutino, ormai la sua seconda casa), fino a pochi giorni fa allenava il nuovo attaccante del Delfino Iacopo Cernigoi: “E’ più una seconda punta, secondo me, non una punta centrale. E’ forte di testa, ma è bravo a buttarsi negli spazi. Non è un giocatore che tiene palla e fa salire la squadra. Si butta nella profondità e sfrutta la sua gamba. Può giocare in coppia con Ferrari. E’ uno che corre tanto, fastidioso per i difensori. Gioca per gli altri, è un giocatore altruista. E’ un bravissimo ragazzo: mi dispiace tanto che sia andato via da qui”.

Come mai il Seregno si è privato di un giocatore come Cernigoi? “E’ un ragazzo ambizioso, qui abbiamo iniziato non benissimo e lui ha voluto puntare in alto. La società da noi ha anche deciso di ridurre un po’ i costi. Sono felice che abbia scelto Pescara, che ormai è la mia casa”.

La B diretta è sfumata, ma ci sono i play-off... “I play-off di C sono un terno al lotto - dice Cau - . Sono partite secche. Può succedere di tutto. E’ importante la posizione in classifica, può fare la differenza. Oggi nel girone ci sono due squadre forti come Reggiana e Modena, e una delle due saranno nei play-off. Bisogna sperare che quella che andrà ai play-off crolli a livello psicologico. Il Pescara è un po’ sotto le due emiliane”.

Il Pescara, rispetto alle prime della classe, ha puntato anche sui giovani: “I giovani sono sempre una scommessa. Sono bravi, giocano anche bene, ma nei momenti decisivi possono commettere delle ingenuità. A me piace molto Pompetti, davvero un bel giocatore. Ho visto giocare anche Delle Monache, il 2005: bel giocatore. Somiglia a Cau? Penso che fisicamente sia più forte di me, ma io avevo i piedi buoni…”.

Nel Delfino c'è anche Del Grosso, suo ex compagno di squadra: “Cristiano l’ho conosciuto a Giulianova, un bravo ragazzo, gli auguro il meglio nella nuova strada da allenatore”.

Cau è informatissimo sulle vicende pescaresi: "So che il presidente Sebastiani sta vendendo la società, dispiace perché in questi anni ha fatto tanto. Ma la C è dura a livello gestionale, provare a vincerla è dura e biaogna spendere tanti soldi. Quest'anno è capitato in un girone complicato, con due sole squadre scappate davanti. Sarebbe stato meglio avere un girone più aperto ed equilibrato".



Balzano


Ieri è diventato un nuovo giocatore del Seregno Antonio Balzano, 35 anni, ex difensore del Pescara, svincolato: “E’ ancora indietro fisicamente, ma è un bel giocatore. Ci darà esperienza e personalità. Un bravo ragazzo, siamo contenti di averlo preso. Una mano ai nostri ragazzi potrà darla. Qui siamo tutti giovanissimi e uno come lui serve”.

L'Abruzzo


Ha giocato in C con Lanciano e Giulianova, in D a Penne e in Seconda categoria con il Loreto Aprutino a 40 anni suonati: “Sono rimasto legato a tutte le squadre in cui ho giocato. Mi dispiace per il Lanciano, che stava andando bene ma poi si è un po’ perso per strada. L’Eccellenza è una categoria impegnativa, bisogna prendere giocatori e investire tanto. Spero che vada tutto bene anche al Penne e al Loreto Aprutino, squadre in cui mi sono divertito tanto”.

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