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Pescara Brescia 3-3 | Le Rondinelle non si fermano a… Ragusa

È Antonino, dopo l'iniziale svantaggio, a siglare il goal della rimonta. Ma è tutto vano: i lombardi accorciano le distanze con Caracciolo e pareggiano a tempo scaduto con un autogoal di Zauri

Cristiano Bergodi e Tommaso Coletti: due ex che, a distanza di qualche tempo, tornano allo stadio Adriatico da avversari. È una delle istantanee di Pescara-Brescia, che si conclude con il risultato di 3-3 nonostante la squadra di Marino stesse conducendo la gara. L'errore del Delfino? Essersi rilassato nel momento clou, convinto di avere già i tre punti in tasca. E invece non funziona così. Un netto passo indietro rispetto alla vittoria di Reggio Calabria.

IL MATCH – Debutto stagionale assoluto per Zuparic. In attacco, Mascara sostituisce Maniero. Nel primo quarto d’ora le due compagini creano poche occasioni e sembra quasi che si studino a vicenda. Al 18’ Cragno riesce ad anticipare Mascara che, in tuffo, stava cercando il colpaccio di testa. Tra i due c’è uno scontro, a seguito del quale ‘Peppe’ rimane per qualche secondo a terra, poi l’ex Catania si riprende e torna tranquillamente in campo.

VANTAGGIO DEL BRESCIA – Al 21’ ecco il vantaggio del Brescia: Grossi su punizione fa partire una gran botta dai 30 metri che non lascia scampo a Belardi, infilandosi sotto l’incrocio. E’ 0-1. Un timido tentativo di reazione da parte dei padroni di casa c’è al 25’: Ragusa mette al centro per un compagno, ma Paci intercetta il pallone deviandolo in corner. Passano quattro minuti e Mascara scatta da posizione decentrata provando un diagonale che finisce a un metro dal legno più lontano.

DAL RIGORE MANCATO ALLA RIMONTA – Al 30’ Zambelli è autore di un intervento dubbio su Rossi: il giocatore viene atterrato, ma Mariani non concede il rigore. Al 34’ bella percussione centrale di Ragusa che subisce fallo da Zambelli. Sessanta secondi più tardi, la rete di Mascara su punizione riporta il punteggio in parità: 1-1. E al 43’ il sogno si avvera: Ragusa firma la rimonta con uno straordinario sinistro al volo in spaccata. Si va al riposo sul 2-1. Nella ripresa il Brescia si rende pericoloso al 54’ con un tiro di Sodinha dall’esterno dell’area, bloccato a terra da Belardi.

DELFINO BEFFATO – Al 56’ i 'nostri' sembrano mettere le ali: Politano a fil di palo semina la retroguardia avversaria e ‘confeziona’ il 3-1. Tutto finito? Macchè. La formazione biancazzurra abbassa (imperdonabilmente) il livello di guardia e, al 75’, consente agli ospiti di accorciare le distanze con Caracciolo. All’85’ le Rondinelle rimangono in dieci a causa dell’espulsione di Zambelli per doppia ammonizione, ma neanche questo le ferma, tanto che al 93’ riescono ad agguantare il 3-3 con un autogoal di Zauri. Non ci siamo. Il Pescara deve capire che la partita, fino al triplice fischio dell’arbitro, non è mai finita. Se non se ne renderà conto al più presto, continuerà a rimediare sonore batoste.

PESCARA (3-4-3) – Belardi, Zauri, Zuparic, Bocchetti, Balzano, Rizzo, Brugman, Rossi, Politano (82' Viviani), Mascara (85' Maniero), Ragusa (68' Cutolo). A disp.: Pigliacelli, Frascatore, Vukusic, Fornito, Cosic, Padovan. All. Marino 

BRESCIA (3-5-2) – Cragno, Di Cesare, Budel (89' Saba), Paci, Zambelli, Mandorlini (Juan Antonio), Coletti, Grossi (70' Oduamadi), Scaglia, Sodinha, Caracciolo. A disp.: Arcari, Minelli, Finazzi, Lancini, Nana, Camigliano. All. Bergodi​

ARBITRO: Mariani di Aprilia 

RETI: Grossi 21’, Mascara 35’, Ragusa 43’, Politano 56’, Caracciolo 75’, Zauri (aut.) 93’  

ESPULSI: Zambelli per doppia ammonizione

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