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Pescara-Arezzo 3-2, è già Zemanlandia nel bene e nel male. Cronaca, tabellino e voti

Il Pescara, al termine di una partita che ha cambiato inerzia più volte (2-0 dopo 12', 2-2 al 57'), ha regolato l'Arezzo per 3-2 e centrato la seconda vittoria in campionato, anche questa come la precedente trovata davanti al pubblico amico. Di Cangiano al 72' il gol vittoria

Il Festival del gol e delle emozioni ha premiato il Pescara. All'Adriatico-Cornacchia, la partita con l'Arezzo, che ha cambiato verso più volte, è terminata 3-3, con rete decisiva di Cangiano. Pescara avanti 2-0 dopo 12', ma riacciuffato ad inizio ripresa prima della rete scaccia polemiche. E' già Zemanlandia a Pescara, nel bene e nel male.

Per l'inizio delle ostilità Zeman conferma integralmente l'undici mandato inizialmente in campo contro il Perugia con la sola variazione di Georgi Tunjov in luogo di Salvatore Aloi. Nell'Arezzo di mister Indiani il protagonista più atteso, Libor Kozak, cercato quasi 10 anni fa dal Delfino quando militava nella Lazio, si è accomodato in panchina, lasciando il ruolo di centravanti titolare a Gucci. Il Delfino inizia in modo arrembante, ma è impreciso in fase di rifinitura. Ma i primi 10 minuti sono solo per prendere le misure, perchè tra il minuto 11 e il 12 il Delfino va a segno due volte a indirizzare la contesa dalla sua parte. Il match si sblocca grazie ad una grandissima giocata sulla sinistra da parte di Milani, che sfugge alla difesa dell'Arezzo e mette un invitante pallone a centro area per l'accorrente Tunjov che da due passi non può sbagliare e fa 1-0. Palla al centro e alla prima azione pescarese arriva subito il raddoppio. Merola s'invola tutto solo in campo aperto, dimenticato dalla difesa dell'Arezzo, e a tu per tu con Trombini trova una conclusione mancina chirurgica e vincente per il 2-0. Gara in discesa ma non chiusa, perchè la storia del calcio insegna che può sempre accadere di tutto. Soprattutto quando ci sono oltre 75 minuti ancora da giocare. La reazione dell'Arezzo però non è veemente, il contraccolpo psicologico di ritrovarsi sotto 2-0 dopo 12 minuti è forte. Il Delfino gestisce con personalità il doppio vantaggio, non pigiando troppo sull'aceleratore ma badando a tenere palla e a non rischiare. La brutta notizia è data dall'infortunio a Tunjov, costretto al 37' ad alzare bandier bianca. Al suo posto Zeman sceglie De Marco e non Franchini, Manu o Aloi. Il primo tempo scivola via senza grossi sussulti, ma con il veleno nella coda. Allo scadere, infatti, l'Arezzo accorcia: cross basso di Iori da sinistra, Mesik anticipa Mawuli e nel tentativo di allontanare la sfera finisce invece per infilare la propria porta. Autogol e squadra ospite che torna in corsa. E dopo 3 minuti di recupero l'arbitro Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco manda le squadre negli spogliatoi.

Zeman ripresenta il suo undici con Cangiano e Franchini per Accornero e Dagasso. Nell'Arezzo, Foglia e Chiosa per Bianchi e Masetti. E' sempre Iori la spina nel fianco della difesa pescarese, che però in avvio di gara riesce a mettere la museruola all'esterno toscano, differentemente da quanto fatto sul finale di prima frazione di gioco. L'avvio di ripresa non ha ritmi eccessivamente alti ed è l'Arezzo a giovarsene. E non a caso, anche se da sviluppi di un corner, la squadra ospite trova il pari al minuto 57. Calcio d'angolo telecomandato di Settembrini per Gucci, che al volo con il destro impatta magnificamente la sfera e lascia di stucco Plizzari per 2-2. Eurogol! L'Arezzo ora ci crede e con continuità si lancia negli spazi, ma per fortuna dei biancazzurri Iori e soci non sono precisi. Stavolta è il Delfino a dover fare i conti con il contraccolpo psicologico di aver subito il pari quando la contesa sembrava chiusa e Squizzato e soci faticano a ritrovare il bandolo della matassa. Continuano a farsi sentire i tantissimi tifosi del Pescara presenti sugli spalti dell'Adriatico ma sul campo è l'Arezzo a rendersi maggiormente incisivo anche se non riesce a trovare la via della terza rete. Che invece trova il Pescara con Cangiano al 72'. Cross effettuato dalla corsia di destra da Pierno e colpo di testa dell'ex bolognognese, che ariete o gigante non è ma che impatta bene il pallone e lo spedisce alle spalle dell'estremo toscano. Al 76' Milani, imbeccato da Pierno, da terzino a terzino, a tu per tu con Trombini sciupa tutto. La ripartenza sul filo del fuorigioco meritava sicuramente un esito diverso. Nel finale, dove lo stesso Cangiano lascia il posto a Vergani, il tentativo di forcing aretino è del tutto sterile, grazie anche ad un super Plizzari nel recupero. Finisce 3-2, tra gli applausi dei 5.700 dell'Adriatico.

Il tabellino

Pescara-Arezzo 3-2 (2-1)
PESCARA (4-3-3): Plizzari 6; Pierno 6,5, Brosco 6, Mesik 5,5, Milani 6,5; Dagasso 6 (46' Franchini 6), Squizzato 6, Tunjov 6,5 (38' De Marco 6); Merola 6,5 (76' Masala s.v.), Cuppone 5,5, Accornero 5,5 (46' Cangiano 6,5, 87' Vergani). All. Zeman 6,5. A disposizione Ciocci, Pellacani, Di Pasquale, Moruzzi, Floriani, Staver, Mora, Aloi, Manu, Masala, Tommasini.

AREZZO (4-2-3-1): Trombini 6; Renzi 6, Masetti 5,5 (46' Chiosa), Polvani 6, Coccia 6; Eklu Mawuli 5,5, Bianchi 5,5 (46' Foglia); Guccione 6 (61' Gaddini), Settembrini 6,5 (80' Castiglia s.v.), Iori 6,5, Gucci 6,5 (80' Kozak s.v.). All. Indiani 6,5. A disposizione: Borra, Ermini, Chiosa, Risaliti, Montini, Zona, Lazzarini, Poggesi, Damiani, Crisafi, Zona.

Arbitro: Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco, 6. Assistenti Andrea Cecchi di Roma 1 e Andrea Pasqualetto di Aprilia. IV Uomo sig. Dario Acquafredda della sezione di Molfetta

Reti: 11' Tunjov (P), 12' Merola (P), 45' aut. Mesik (A), 57' Gucci (A), 72' Cangiano (P)

Note: ammoniti Merola, Tunjov, Cuppone, Brosco (P), Eklu Mawuli, Polvani, Gaddini, Castiglia (A). Recuperi 3' pt e 3'st. Spettatori paganti 4.204, abbonati 1.497, totale 5.701 (158 ospiti). Incasso € 39.855 ci cui rateo abbonamenti € 9.536. Totale incasso € 49.391.

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