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Marco Teraschi, magie a Latina: la rivelazione del girone C di serie C è pescarese

Il 2001 cresciuto nella D'Annunzio e lanciato dal Delfino ha segnato il primo gol nei professionisti domenica scorsa contro il Picerno. Bonati: "Ha tutto per sfondare". E in B già lo cercano...

Gol, assit e grandi giocate: il pescarese Marco Teraschi, classe 2001, è una delle nuove stelle della serie C. L’esterno destro del Latina, cresciuto nella D’Annunzio e poi lanciato dalla Delfino Flacco Porto nel calcio nazionale, domenica scorsa ha celebrato contro il Picerno la prima gioia della carriera nel mondo Pro.
Non solo il gol: la sua specialità è l'assist, infatti ha servito un cross al bacio per la testa di Jefferson. Partita da Mvp per Teraschi, che sta vivendo un inizio di campionato scintillante con la maglia nerazzurra dei pontini.
Arrivato due stagioni fa, a gennaio, con la squadra laziale in serie D, da poco affidata al ds Marcello Di Giuseppe, il “tuttocampista” – come lo definivano nelle giovanili – si è guadagnato sul campo la promozione in C e un contratto di due anni (in quarta serie 36 partite, 3 gol e 6 assist in un anno e mezzo). Presto, probabilmente, la dirigenza del Latina dovrà rivedere l’accordo esistente per non perdere il giocatore, già finito nel mirino di qualche club di B. Come la Reggina, che ha chiesto informazioni al suo procuratore, Carlo Di Renzo, tra i primi a credere nelle sue potenzialità.
Cresciuto all’antistadio con la maglia della D’Annunzio, quattro anni fa, dopo l’ultima stagione nella categoria Allievi, è stato acquistato dalla Delfino Flacco Porto, oggi Delfino Curi Pescara. Guglielmo Bonati ci ha voluto scommettere immediatamente, facendogli saltare il passaggio nella Juniores e portandolo, sotto età, a fare l’under in Eccellenza. Una stagione di rodaggio, poi a metà della seconda con il Delfino il salto in D a Latina. “La prima volta che l’ho visto giocare – racconta Bonati – ho subito pensato: questo ragazzo potrà arrivare in serie A. Grazie alla D’Annunzio e ai buoni rapporti che intercorrono con il presidente Paluzzi, riuscimmo a prenderlo. Poi il presidente fu bravissimo a mandarlo a Latina senza creare alcun impedimento al trasferimento del ragazzo. Marco ha gamba, tecnica, scaltrezza. E’ magrolino, ma ha forza da vendere, difficile spostarlo: è tutto un fascio di nervi. Può fare tutti i ruoli di fascia, anche se oggi gioca largo a destra a centrocampo in un 4-4-2. Ha un calcio pulito e potente. E gioca sempre per divertirsi e per vincere, è un po’ come i calciatori di vent’anni fa, che si formavano in strada: lui dopo aver fatto allenamento con noi, proseguiva le giornate giocando con gli amici in strada a Colle Pineta. Lì ha acquisito la "cazzimma" che serve per farsi valere anche nei professionisti”.
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