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Calcio

Inter ko all'Adriatico, ma è festa per quasi ventimila tifosi

L'amichevole contro il Villareal finisce 4 a 2 per gli spagnoli, ma per la città è una giornata di festa con i big della serie A

L'Inter perde, ma è comunque una festa per quasi ventimila tifosi nerazzurri all'Adriatico. A Pescara il Villareal rifila un poker a Lukaku e compagni, ma la città si è goduta una giornata da serie A, fin dall’ora di pranzo, quando il pullman nerazzurro tutto marchiato dell’Inter è spuntato per le vie del centro, arrivando davanti al Carlton, sede della breve sosta della squadra di Inzaghi per pranzo e riposo pomeridiano. Nel pomeriggio, dalle 17, già spuntavano i primi capannelli di tifosi in zona stadio, tutti con la maglia di Lukako o Lautaro (le più gettonate e vendute dagli ambulanti in via Pepe), e con il passare dei minuti il traffico e la caccia al parcheggio si andavano via via intensificando, con la marea nerazzurra che riempiva tutta la zona sud e i locali per lo spuntino prepartita e un selfie ricordo con gli amici fuori dallo stadio. Arrivano da tutto l’Abruzzo e anche dalle regioni limitrofe per vedere da vicino i loro idoli: ci sono gli Inter Club, come quello di Terracina, o di Montesilvano, Cupello, Montorio al Vomano e Celano-Goriano Sicoli: “Abbiamo acquistato i biglietti pochi giorni dopo l’apertura della vendita libera, tramite il nostro club – dicono due supertifosi celanesi – e siamo davvero felici di poter avere vicino casa la nostra Inter. Peccato che non ci sia la serie A nella nostra regione, speriamo che presto il Pescara torni in alto per poter vivere più spesso giornate come questa”. Un’ora del match lunghe file ai varchi e già diverse migliaia di spettatori sugli spalti, ad applaudire e cantare dietro lo speaker ufficiale. Quando arriva il pullman della squadra nel parcheggio dell’Adriatico scatta la corsa alla foto e un boato copre anche gli altoparlanti dello stadio. Ad uscire per ultimo dal pullman è il più atteso e acclamato di tutti, Big Romelo Lukaku, il bomber belga tornato in estate dopo la parentesi al Chelsea, l’uomo a cui gli interisti affidano tutte le loro speranze di vittoria dello scudetto 2022/2023.

Quando arriva l’ingresso in campo delle squadre, l’atmosfera è da Champions: non c’è un posto libero in tutti i settori dell’Adriatico, i ventimila cuori interisti sono tutti in piedi a cantare per i loro beniamini. In tribuna vip tanti personaggi del mondo del calcio, a partire dai “padroni di casa” D’Aversa e Zauri. Poi Rapuano fischia l’inizio e il pubblico inizia ad accompagnare le azioni dei protagonisti, alternando silenzi e fischi – quando attaccano gli spagnoli – e boati, quando è l’Inter ad alzare il baricentro. Immancabili i cori contro la Juventus, la rivale più acerrima. Cala il gelo quando Pedraza segna l’eurogol del vantaggio iberico alla mezzora. Ma sull’incornata di Lukaku che firma il pareggio, lo stadio esplode in un’esultanza rumorosa e liberatoria e addirittura in una festante ola collettiva. Il Sottomarino Giallo però torna in vantaggio prima dell’intervallo con il francese Coquelin. Nella ripresa spazio all’ex Pescara Raoul Bellanova sulla fascia destra al posto di Dumfries, ma era già arrivato il tris di Pedraza. Poi D’Ambrosio riaccende le speranze, ma gli spagnoli non mollano nemmeno dopo i tanti cambi: Jackson firma il 2-4.

Il tabellino

INTER: Handanovic; Skriniar (dal 17’ s.t. D’Ambrosio), De Vrij, Bastoni (dall’8’ s.t. Darmian); Dumfries (dal 17’ s.t. Bellanova), Barella (dal 24’ s.t. Gagliardini), Asllani, Calhanoglu (dall’8’ s.t. Mkhitaryan), Gosens (dall’8’ s.t. Dimarco); Lukaku (dal 24’ s.t. Dzeko), Lautaro (dal 24’ s.t. Correa). A disp. Cordaz, Onana, Zanotti, Fontanarosa, Casadei. All. Inzaghi.

VILLAREAL: Rulli; Foyth, Albiol (dal 26’ s.t. Mandi), Pau Torres (dal 26’ s.t. Cuenca), Pedraza (dal 17’ s.t. Chukwueze); Coquelin (dal 17’ s.t. Morales), Capoue, Dani Parejo; Yeremi (dal 17’ s.t. Estupinan), Alex Baena (dal 34’ s.t. Morlanes), Jackson. A disp. Reina, Cassaro. All. Emery.

ARBITRO: Rapuano di Rimini (Di Monte-Colarossi, IV uomo Camplone).

RETI: 29’ p.t. Pedraza (V), 36’ p.t. Lukaku (I), 43’ p.t. Coquelin (V); 3’ s.t. Pedraza (V), 21’ s.t. D’Ambrosio (I), 36’ s.t. Jackson (V).

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