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Sorpresa al San Marco: c'è il "Principe" Giannini per visionare i ragazzi della Curi

L'ex capitano della Roma è l'attuale direttore tecnico del Monterosi, in serie C: "Giro l'Italia a caccia di talenti, e qui a Pescara ne abbiamo individuati diversi"

Una sorpresa sugli spalti del campo San Marco: tra i tanti addetti ai lavori arrivati per vedere all'opera i 2008 e i 2009 della Curi Pescara c'era anche Giuseppe Giannini, il "Principe", per 15 stagioni capitano della Roma e per 47 volte stella della Nazionale italiana. L'ex numero 10 giallorosso oggi è il direttore tecnico del Monterosi, ambizioso club laziale di serie C (il ds è l'ex Pescara Fabrizio Lucchesi, l'a.d. è l'avvocato Aliano, di Montesilvano, e l'addetto stampa è la pescarese Federica Rogato). Proprio a nome del club della Tuscia, Giannini sta visionando in questi giorni alcuni giovani gioiellini della Curi, classe 2008, 2009 e 2007, con l'obiettivo di portarne diversi a Monterosi nella prossima stagione.

“Devo ringraziare la Curi per l’invito e l’ospitalità - ha detto Giannini, che ha pranzato in centro con l'amico Ubaldo Righetti ed è stato riconosciuto da tanti per una foto ricordo - . Abbiamo ospitato noi a Monterosi la società pescarese per vedere alcuni giovani, poi è stata organizzata questa partita mista per cercare di notare qualche profilo importante che possa farsi strada nei professionisti. Abbiamo visionato ragazzi piccoli, ma si deve puntare presto a iniziare un percorso che arrivi a grandi livelli. Noi andiamo in giro per l’Italia in cerca di talenti: è una cosa bellissima, che mi affascina e mi dà grande soddisfazione. Anche a Pescara sono venuto con grande interesse per questa realtà che è la Curi”.

Ma il talento in giro per l'Italia e sui campi di provincia c'è ancora? “Di talento in giro ce n’è, e anche tanto. Inutile continuare a dire che non ne abbiamo. Tanti ragazzi che ho visto a Roma e in altre città. Anche a Pescara ho visto cose interessanti. Chiaro che il talento a volte va anche accompagnato, aspettato, ma ce ne sono tanti in giro, credetemi”.

Quali ricordi legano Giannini a Pescara? “A Pescara tanti ex compagni di squadra che hanno giocato anche qui, come Ubaldo Righetti. E’ una città in cui siamo venuti spesso per amichevoli o partite di campionato d’inizio stagione. Spesso beccavamo i biancazzurri in grande forma in quel periodo. Ho bei ricordi delle partite contro il Pescara”.

Oggi c'è Zeman, a 76 anni suonati... “E’ ancora sulla cresta dell’onda perché è un grande professionista, è un bravo allenatore, ha questa fase offensiva che convince i suoi giocatori e li fa giocare bene a calcio. Un calcio che non tutti sanno fare, le sue squadre le riconosci anche senza sapere che c’è lui in panchina: basta vederle giocare dieci minuti per capire che c’è il suo timbro. Lo lascia ovunque passa. A Pescara ha già lavorato e fatto bene. Serviva per riportare entusiasmo. Il Pescara in C mette un po' di malinconia. Quando dalla A e dalla B scendi in C, fai fatica a risalire. Devi essere fortunato e bravo a organizzarti”.

Il Monterosi sfiderà anche l'anno prossimo i biancazzurri: “Noi a Monterosi abbiamo altri obiettivi, ma siamo anche buoni osservatori. Vorremmo vedere piazze importanti in grandi palcoscenici. Vedere il Pescara giocare contro di noi è riduttivo per la storia dei biancazzurri”.

Sarà un Monterosi ancora di più in salsa pescarese l'anno prossimo con qualche talento scuola Curi nelle formazioni del club laziale? “Ce lo auguriamo. Potrebbe essere un percorso più breve per fare strada iniziare il percorso nei professionisti in una piazza tranquilla come la nostra, che punta sulla valorizzazione dei giovani”.

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