Il Pescara regge solo un tempo: a Frosinone finisce 3-0
Siamo ala seconda sconfitta consecutiva, ma a preoccupare maggiormente resta il gioco, latente, inespressivo e innocuo di una squadra indebolita dal mercato di gennaio e completamente fuori controllo
Tutte le sconfitte lasciano il segno, ma questa apre una ferita che difficilmente si riuscirà a rimarginare. Il 3-0 rimediato in casa della capolista è il segno evidente della grossa disparità che esiste tra le due compagini societarie. Da una parte c'è un gruppo che ha saputo ricostruire in fretta e su basi solide la sua scalata alla riconquista della massima serie, programmando il futuro prossimo partendo da basi certe come il parco giocatori, il nuovo stadio e la conferma di pedine fondamentali.
Dall'altro c'è il Pescara, capace in pochi anni di dilapidare un patrimonio di valore assoluto, senza rimettere sul piatto quanto raccolto e fidandosi di elementi esterni, capaci soltanto a fare business a scapito dei risultati. Chiuse le porte delle trattative e con un organico ulteriormente ridotto ed impoverito, a Zeman non resta che recitare il ruolo di vittima, ma la sua interpretazione non convince più nessuno. Siamo alla seconda sconfitta consecutiva, ma a preoccupare maggiormente resta il gioco, latente, inespressivo e innocuo di una squadra indebolita dal mercato di gennaio e completamente fuori controllo.
Frosinone - Pescara: la partita
La formazione, stavolta, è composta da ciò che rimane dei superstiti con Yamga e Baez ad affiancare Pettinari in avanti ed il redivivo Balzano nella linea difensiva a quattro dove è presente anche l'inossidabile Campagnaro. Il primo tempo è convincente. I biancazzurri giocano a viso aperto e con una certa padronanza, osando anche nel tentativo di fare il colpo a sorpresa. Cosa che stava per riuscire all'esordiente Yamga nel primo quarto di gara ad un metro da Bardi.
Un match che viaggia su ritmi piacevoli e che sembra offrire spunti interessanti e spettacolari. Ma al Frosinone bastano i quindici minuti di intervallo per capire come frenare l'impulso degli ospiti e comincia la ripresa con un pressing a tutto campo che imprigiona i nostri in una strada senza uscita.
FROSINONE - PESCARA: LA DIRETTA
La differenza, poi, la fanno i giocatori veri. Quelli che sanno tirare da fuori area con potenza e precisione, quelli che sanno sfruttare le palle inattive e i calci d'angolo, in grado di mettere in pratica schemi efficaci e variabili, senza soffermarsi su ideologie e aspetti tattici frutto di concetti integralisti. Ciano, Terranova e Chibsah condannano il Pescara alla dura realtà, difficile da accettare anche per il più ottimista dei tifosi. La cronaca di una partita già scritta, prima ancora di essere giocata, è lo specchio fedele del lento ed inesorabile declino di un progetto fallimentare e ormai palese.