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Giovedì, 28 Settembre 2023
Calcio

Foggia, colpi d'arma da fuoco contro l'auto del pescarese Di Pasquale

Grave atto intimidatorio contro il capitano della squadra rossonera il giorno dopo la finale play-off persa contro il Lecco

Colpi d'arma da fuoco contro l'auto del capitano del Foggia, il difensore nato a Pescara (ma teramano, di Sant'Omero) e cresciuto nel vivaio del Pescara, Davide Di Pasquale, subito dopo la sconfitta nella finale di ritorno dei play-off di serie C, contro il Lecco. L'episodio è avvenuto all'interno del parcheggio dello stadio Zaccheria, in cui i calciatori foggiani avevano lasciato le proprie auto prima della partenza per il ritiro in Lombardia. Evidenti i segni dei colpi d'arma da fuoco sulla Jeep Renegade del difensore di origini pescaresi. Tre i colpi sparati sulla carrozzeria dell'auto. Altri due sarebbero stati esplosi contro il finestrino lato guidatore, andato completamente distrutto. Sulla vicenda indaga la Digos. Di Pasquale, 27 anni, è nato a Pescara ed è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Delfino, senza mai indossare la maglia biancazzurra in prima squadra. Nel 2015, infatti, ha iniziato la sua carriera nel Giulianova. 

Comunicato del Foggia

"Il Calcio Foggia 1920 condanna fortemente il gesto delinquenziale subito dal nostro capitano Davide Di Pasquale ai danni della propria auto. Il club rossonero ringrazia tutti i tifosi che al rientro hanno espresso solidarietà e vicinanza a Davide e a tutto il gruppo squadra, certi che il vile gesto non appartiene a chi tifa Foggia, e alla nostra tifoseria, lontani centinaia di km al momento dell’accaduto", è il commento della società rossonera attraverso una nota ufficiale sul sito.

Comunicato Aic

In merito al grave episodio si è espresso anche il presidente Aic Umberto Calcagno, che nell'esprimere vicinanza al calciatore, ha evidenziato come "ancora una volta atti di intimidazione e violenza contro i calciatori diventano le notizie principali dei nostri weekend calcistici e vanno ad offuscare lo spettacolo sportivo che invece dovrebbe caratterizzare il nostro mondo".
Calcagno ha aggiunto: "Non si deve abbassare la guardia. Non si può rimanere ostaggi di pochi delinquenti che vanno individuati e puniti quanto prima. Oltre ai messaggi di solidarietà, ai quali naturalmente ci uniamo. L'auspicio è che arrivino anche provvedimenti efficaci per fermare questa autentica piaga”.
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