Finale playoff Bologna-Pescara 1-1 | Svanisce il sogno della Serie A

Non sempre nel calcio vince il migliore. Nella finale di ritorno dei playoff, un Pescara che non ha assolutamente demeritato pareggia anche a Bologna (1-1) dopo lo 0-0 dell'Adriatico e vede sfumare, suo malgrado, il sogno di quello che poteva essere un inatteso rientro in A dopo appena tre anni. Nella massima serie, invece, salgono i felsinei.

IL MATCH - Di fronte a un pubblico composto anche da diversi vip (tra cui i cantanti Gianni Morandi e Cesare Cremonini, nonché l'ex campione di sci Alberto Tomba), il Delfino ha la prima occasione di rilievo al 16': Melchiorri, ben imbeccato da Brugman, sorvola di pochissimo la traversa. Al 37' sono però i padroni di casa a passare in vantaggio con Sansone, che beneficia di un'azione combinata Acquafresca-Laribi e trafigge Fiorillo con un diagonale di sinistro dal basso verso l'alto.

L'INUTILE PAREGGIO - A inizio ripresa gli abruzzesi reclamano un rigore per un tocco di mano di Maietta, ma l'arbitro Fabbri lascia proseguire. Al 56' l'ex Pasquato riporta la situazione in equilibrio sfruttando una sponda aerea di Melchiorri: stop in area di petto e gran destro di fronte al quale Da Costa non può nulla. Dopo cinque minuti i ragazzi di Oddo sfiorano addirittura il ribaltone grazie a Sansovini, che dopo aver scambiato con Zampano lambisce il palo più lontano con un tiro di interno collo. Al 65' la strada sembra mettersi in discesa per i biancazzurri: Mbaye, già ammonito, si fa cacciare per doppio giallo a causa di un fallaccio su Pasquato.

E invece il Bologna, nonostante l'inferiorità numerica, riesce a sbarrare la strada agli avversari, che nella circostanza sono anche un po' jellati, come dimostrano il bolide di Pucino al 78' e l'incocciata di Lazzari all'85', su cui l'estremo difensore rossoblù si supera, ma soprattutto l'incredibile traversa di Melchiorri al 92', che rappresenta idealmente il sipario di una partita dove non c'è stata storia: il Pescara, infatti, ha dominato l'incontro, ma anche la prossima stagione la disputerà nel torneo cadetto. A differenza del Bologna.

NOVANTUNESIMO - Nel dopogara parla così il presidente Daniele Sebastiani: "Stasera c'è stata una squadra sola in campo: abbiamo giocato per 90 minuti. Loro vanno in Serie A grazie a quella traversa. Per quanto riguarda il nostro futuro, ci vuole continuità tecnica ma anche di gruppo. Ripartire da Oddo? Lui ha dimostrato di essere un bravo allenatore. Ci sono tanti giocatori importanti in questo Pescara: cercheremo di mantenerne il più possibile. Abbiamo tanti giovani bravi, che - come è ovvio - vogliono qualcosa in più".

Aggiunge Massimo Oddo: "A volte non bastano il talento o la capacità tecnica: spesso conta anche la fortuna, e noi questa sera ne abbiamo avuta poca. Comunque complimenti al Bologna. Al Pescara ho avuto la fortuna di trovare un grande gruppo, con grande qualità".

BOLOGNA (4-3-1-2): Da Costa 7, Mbaye 4 (66' Ceccarelli 6), Oikonomou 6,5, Maietta 5,5, Morleo 6; Casarini 6, Matuzalem 5,5, Krsticic 6 (50' Buchel 6); Laribi 6; Acquafresca 5,5 (64' Cacia 6), Sansone 6,5. A disp.: Coppola, Ferrari, Masina, Bessa, Mancosu, Improta. All.: Rossi

PESCARA (4-3-3): Fiorillo 6,5, Pucino 5,5, Salamon 6, Fornasier 5,5, Zampano 6; Torreira 6,5 (78' Lazzari 6), Memushaj 6, Brugman 6,5; Politano 5 (46' Pasquato 7), Melchiorri 5,5, Caprari 4,5 (46' Sansovini 6). A disp.: Aldegani, Zuparic, Abecasis, Pettinari, Selasi, Pasquato, Paolucci. All.: Oddo.

RETI: Sansone (B) 37', Pasquato (P) 56'

ESPULSO: Mbaye (B) 65' per doppia ammonizione

AMMONITI: Torreira (P), Melchiorri (P), Acquafresca (B), Salamon (P)

ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna

ASSISTENTI: Alessandro Lo Cicero, Stefano Alassio