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Filippo Delli Carri, dal vivaio del Pescara alla serie A

Dopo qualche anno di gavetta in C, il 22enne difensore centrale figlio d'arte (il papà è l'ex difensore e ds biancazzurro Daniele) protagonista nel grande calcio con la Salernitana: a Verona domenica scorsa la sua terza presenza (una anche in Coppa Italia). La prima da titolare contro l'Inter un mese fa

Filippo Delli Carri, ennesimo prodotto del vivaio del Pescara, protagonista in serie A con la Salernitana. Domenica scorsa il figlio d’arte dell’ex ds biancazzurro Daniele, anche lui in passato roccioso difensore centrale nella massima serie con le maglie di Torino, Fiorentina e Piacenza, a Verona è sceso in campo nel finale per la sua terza apparizione nella massima serie, a cui si aggiunge anche una partita in Coppa Italia contro il Genoa. Il giusto premio dopo qualche anno di gavetta in C, con Juventus Under 23 e Rieti.

L'11 dicembre nel ko al Franchi di Firenze la prima volta. La settimana successiva, il 17, Filippo è sceso in campo dal 1' all'Arechi, niente meno che contro i campioni d'Italia dell'Inter. Finita 5 a 0 per la capolista, ma Delli Carri jr non ha sfigurato. Anzi. Infatti Colantuono decide di dargli una chance anche a Verona, per gestire una vittoria che ora si rivela fondamentale. Il giovane difensore, in campo 152' totali in A.

“Sono molto contento. Sono stato a vederlo di persona quando ha giocato la sua prima gara da titolare, contro l’Inter. E’ stata una grande soddisfazione, ma soprattutto per lui. A me, da papà, fa davvero piacere vederlo giocare in serie A. E poi mi fa un effetto particolare vedere ancora il mio cognome sui tabellini della serie A…”, le parole di papà Daniele.

Dopo qualche mese di inevitabile apprendistato, Filippo Delli Carri è entrato nelle rotazioni di Colantuono e adesso sembra far parte del blocco dei protagonisti della Salernitana. “Era necessario per lui un periodo di adattamento. Gliel’avevo preannunciato fin dall’estate: arrivava dalla C, per forza di cose avrebbe dovuto adattarsi al nuovo contesto, farsi conoscere, dimostrare di poter essere all’altezza degli altri giocatori più esperti. Piano piano, con impegno e sacrificio, ci sta riuscendo. Devo dire che nelle occasioni che ha avuto finora tra campionato e Coppa Italia è andato in crescendo. Anche i minuti finali giocati al Bentegodi contro la Salernitana, per difendere il vantaggio, sono stati da giocatore navigato, di personalità. Mi è piaciuto molto. Ma sa che è solo all’inizio del suo cammino e dovrà dimostrare sempre di valere un posto nel calcio che conta”.

La Salernitana, con due gare da recuperare, dopo il colpo a Verona può ancora sperare? “Dipenderà tutto dai due recuperi. La vittoria di domenica scorsa potrebbe essere una partita decisiva per il loro futuro. Oggi stanno vivendo anche una fase particolare, con il “vuoto” societario in attesa dell’ingresso ufficiale del nuovo proprietario, e quindi delle manovre di mercato che potranno dare una mano per competere fino alla fine con le altre. Il calendario nelle prossime due settimane è durissimo: Lazio sabato prossimo, poi il Napoli al Maradona. Credo che i punti fondamentali per sperare dovranno arrivare nei due recuperi contro Udinese e Venezia”.

Il nuovo patron Iervolino punta ad un ds di grande esperienza come Walter Sabatini: “Io ce lo vedo in una realtà così: è un uomo di calcio che ama le sfide, e a Salerno potrebbe avere carta bianca per un progetto pluriennale. Certo, dopo il no al Genoa di qualche mese fa, non so se la sentirà di accettare un compito delicato come quello che lo attende alla Salernitana. Ma potrebbe anche farlo, staremo a vedere”, chiude Delli Carri.

  

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