Il Delfino Curi Pescara ko nel suo fortino, l'Alba non fa sconti: 1-2
Nel turno infrasettimanale, cade all'antistadio la formazione di Bonati, alla seconda sconfitta di fila dopo quella di Sambuceto. I teramani segnano due volte nel primo tempo, ma i pescaresi recriminano per un rigore fallito da Di Stefano. La speranza con
L'Alba Adriatica piazza un colpo da play-off in casa del Delfino Curi Pescara. All'antistadio, i rossoverdi passano 1-2 nonostante la prova volenterosa e generosa dei ragazzi di Bonati, al secondo ko dopo quello di Sambuceto.
L'Alba presenta l'ultimo arrivato, Paravati, in attacco. Proprio l'ex Villa 2015 ad accendere la gara al 10': punizione dai venti metri e parabola imprendibile per Calore, sotto l'incrocio. E' il vantaggio albense.
Il predominio territoriale, però, è tutto pescarese. Anche se la porta ospite non corre grandi rischi fino alla mezzora. Al 28' Gobbo si inserisce tra Barduagni e Delli Compagni, cade a terra con Novelli che decreta il penalty. Di Stefano viene ipnotizzato dal portiere teramano, che si supera anche sulla ribattuta di Marzucco.
Nel momento migliore dei pescaresi, arriva la beffa: cross dalla sinistra, Torre in area con uno slalom e tiro finale di punta anticipa il movimento di Calore e fa 0-2.
Nella ripresa continua il forcing pescarese: dribbling sullo stretto di Falco, che salta due difensori e conclude senza pensarci due volte, trovando sempre reattivo il portiere ospite.
La speranza del Delfino Curi si riaccende nel finale: Rosini si coordina al volo dal limite dell'area e batte Barduagni riaprendo la contesa. E' un finale rovente: i pescaresi ci provano in tutti i modi senza creare reali grattacapi a De Amicis &co. e, dopo 5 minuti di recupero, si arrendono ad un'Alba Adriatica concreta ed equilibrata.