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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

D'Emilio, dal Delfino Curi Pescara alle prime emozioni bianconere

Il portiere pescarese classe 2008 prelevato dall'Under 15 della Juventus: lunedì scorso giornata speciale e prima volta all'Allianz Stadium per la partita contro il Sassuolo, in compagnia del figlio di Allegri e dei dirigenti pescaresi Martorella e Sasso

Una maglia di Szczesny autografata addosso per la sua prima volta all’Allianz Stadium da futura stella della Juventus. Filippo D’Emilio, passato nel giro di poche settimane dall’Under 15 del Delfino Curi Pescara a quella bianconera, ha già scoperto il grande fascino del mondo bianconero. Lunedì scorso era allo Stadium per assistere, da vicino, alla prima di serie A tra la squadra di Max Allegri e il Sassuolo. D’Emilio si è goduto tutto lo spettacolo, fin dal prepartita, in compagnia del figlio di Allegri, Giorgio: ha potuto guardare i campioni juventini al loro ingresso allo stadio da due passi, poi è salito in tribuna per godersi la vittoria della sua squadra dallo Sky Box del modernissimo stadio della Juventus. E nel post partita, è stato anche a con i dirigenti della Curi, Antonio Martorella e Stefano Sasso, e con il tecnico bianconero. Un ferragosto indimenticabile per D’Emilio, a coronamento delle sue prime settimane torinesi. Ora il portiere classe 2008 è tornato a concentrarsi sugli allenamenti con la sua squadra, iniziati lo scorso 8 agosto, in vista dell’inizio del campionato di categoria fissato per il 25 settembre prossimo.

D’Emilio: “Per la prima volta nella mia vita ho visto una partita di serie A dal vivo. Poi in quel modo… non poteva non essere una grande emozione. Ringrazio di cuore Antonio Martorella per avermi fatto questo regalo inaspettato. La Curi continua ad essere per me un riferimento: è una società che ti aiuta a fare il salto di qualità, a competere, a lavorare duro. Aspetti fondamentali per chi vuole realizzare il proprio sogno. Per me, però, mister Panei è stato prezioso: mi ha preso da piccolo, mi ha sempre stimolato e nell’ultimo periodo mi fatto misurare con i più grandi, i 2006, per farmi crescere. Devo dire che sono stati importanti tutti i mister e i dirigenti, ma anche l’organizzazione della società. Che rappresenta, per i bambini che si avvicinano al calcio, un valore aggiunto”, le parole di D’Emilio sul mondo Curi.

Il giovane portiere è sempre in contatto con i suoi vecchi compagni: “Sì, alcuni ragazzi li sento spesso. Credo che i 2008 della Curi possano vincere il campionato quest’anno: sono cresciuti e migliorati tanto nella fase finale della stagione scorsa. E so che sono arrivati anche dei nuovi molto bravi. Spero proprio di tornare a Pescara tra qualche mese a festeggiare con loro… Tornare a vederli? Sicuramente lo farò non appena avrò una domenica libera: voglio rivedere gli amici e tutte le persone con cui ho condiviso anni fantastici. Se sono qui oggi lo devo a loro”.

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