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Cagliari-Pescara 2-1 | Dalla gloria sarda alle (auto)sardelle, il Delfino si fa male da solo

Biancazzurri in vantaggio dopo appena 2 minuti con Torreira (al suo primo centro stagionale) ma nella ripresa arriva il pareggio, con relativa rimonta, dei padroni di casa. Lapadula "regala" un goal agli avversari sbagliando porta

Da 0-1 a 2-1: come farsi male da soli. Settima, clamorosa, sconfitta in campionato per il Pescara, che contro la capolista in terra sarda spreca troppe palle goal, venendo alla fine battuto da un Cagliari tonico e bravo a reagire dopo l'iniziale batosta. Sostanzialmente il Delfino ha fatto e disfatto la gara, passando in vantaggio con merito dopo pochi secondi e facendosi poi rimontare addirittura grazie a un'autorete. Tuttavia, per fortuna, i risultati delle altre dirette concorrenti per il terzo posto fanno sì che non ci si debba preoccupare troppo di questo passo falso (il Cesena, quarto, è ancora sotto di 5 punti rispetto ai ragazzi di Oddo).

IL MATCH - Pronti via, gli abruzzesi trovano subito l'1-0: sono infatti passati appena due minuti di gioco quando segna Torreira, veloce a superare Storari con un tocco di esterno destro. Prima marcatura stagionale per il centrocampista uruguagio. Al 9' Lapadula fallisce il raddoppio sfiorando di sinistro dal limite su lancio filtrante di Benali. Dopo tante emozioni di marca biancazzurra termina il primo tempo, stra-dominato dal Pescara.

PAREGGIO E RIMONTA DEL CAGLIARI - Nella ripresa, però, arriva il pareggio dei padroni di casa: azione propiziata da Cinelli, Farias si fa trovare pronto incuneandosi nei 15 metri avversari, e il suo destro implacabile beffa un incolpevole Aresti. Grande la responsabilità della difesa, che in questo frangente si è aperta troppo. Il Cagliari si fa coraggio e comincia a mettere in difficoltà il Delfino. Al 22' piomba in campo, come un fulmine a ciel sereno, il pazzesco 1-2 di Lapadula, che butta la sfera nella porta sbagliata: pallone a campanile, deviazione di testa di Giannetti, Aresti esce a vuoto e l'attaccante ex Teramo la mette involontariamente dentro.

NIENTE DA FARE - Gli ospiti cercano di recuperare la situazione, ma invano: al 28' recriminano per un fallo da rigore dell'ex Salamon su Lapadula che l'arbitro non concede, mentre al 39' si disperano per un'occasione grossa così, purtroppo sfumata. Mitrita, infatti, ispirato da Zampano dopo un ottimo avvio da parte di Acosta, si trova sui piedi il possibile 2-2, Storari viene reso praticamente inoffensivo ma tutto va all'aria per un tiro maldestro che non sortisce i risultati sperati. Nel finale l'ultimo disperato assalto dei pescaresi, ma Salamon incoccia e anticipa, salvando capra e cavoli.

ODDO E' SODDISFATTO - Nonostante il punteggio, però, Massimo Oddo esprime soddisfazione per la prestazione dei suoi di oggi pomeriggio e si dice fiducioso sul futuro, dichiarando a Sky Sport: "Dopo la partita odierna sono ancora più convinto che questa squadra possa andare lontano. Non meritavamo questa sconfitta, faccio i complimenti ai miei calciatori".

CAGLIARI (4-3-1-2): Storari; Balzano, Salamon, Krajnc, Barreca; Fossati (dal 12′ st Giannetti), Cinelli, Di Gennaro (dal 26′ st Colombatto); Joao Pedro; Farias (dal 34′ st Deiola), Melchiorri. A disp.: Murru, Sau, Pisacane, Rafael, Cerri, Ceppitelli. All. Rastelli

PESCARA (4-3-1-2): Aresti; Mazzotta, Zuparic, Mandragora (dal 37′ st Acosta), Zampano; Verre, Memushaj (dal 30′ st Mitrita), Torreira (dal 30′ st Cocco); Benali; Caprari; Lapadula. A disp.: Fiorillo, Bruno, Selasi, Vitturini, Pasquato, Orlando. All. Oddo

Reti: 2′ pt Torreira, 16′ st Farias, 22′ st Lapadula (aut.)

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo

Assistenti: Alessio Tolfo di Pordenone e Gaetano Intagliata di Siracusa

IV° ufficiale: Daniele Minelli di Varese

Ammoniti: Balzano, Torreira, Fossati, Storari, Cinelli

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nella ripresa.

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