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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Bepi Pillon, compleanno tra amarcord e presente: "Pescara sempre nel cuore"

Il tecnico trevigiano oggi compie 67 anni, pochi giorni fa era ad un passo dalla firma con l'Ascoli: "Quella semifinale per la A non mi è mai andata giù... ma il Delfino deve andare ai play-off con fiducia"

Uno degli allenatori più amati dal tifo pescarese degli ultimi anni, Bepi Pillon, compie 67 anni. L’esperto tecnico veneto – 721 panchine dai dilettanti alla A in 30 anni di carriera – nei giorni scorsi è stato ad un passo dalla panchina dell'Ascoli, in serie B. Dopo un primo colloquio negli uffici romani del patron Pulcinelli, in cui aveva trovato l’accordo per un contratto fino al 30 giugno con opzione per il rinnovo, ha atteso invano la telefonata di conferma. Che non è arrivata. Al suo un altro ex del Delfino, Roberto Breda. “Cosa che fanno parte delle normali dinamiche del mondo del calcio. L’Ascoli ha scelto un altro allenatore, ci sta. Io sarei stato felicissimo di tornare in quella città e in quel club, con cui ho vinto la C1 e centrato salvezze prestigiose in B”, racconta Pillon, che in questo periodo è sempre aggiornato sui campionati di B e di C.

Ogni domenica, un occhio al risultato del Pescara: “Certo, lo seguo con interesse e con affetto – dice l’allenatore di Preganziol – . Sapete quanto sono rimasto legato alla città e all’ambiente biancazzurro. Quella semifinale di ritorno contro il Verona non mi è mai scesa giù. Peccato per come sia finita. Pensiamo al presente: la squadra di Colombo mi piace, nelle prime settimane del campionato ha fatto molto bene, poi ha subito un calo vistoso. Il motivo? Solo chi è dentro può davvero capirne le ragioni. Ma vedo che ha ritrovato una vittoria convincente domenica scorsa e sono sicuro che sarà un punto di svolta. Ai tifosi dico: siate ottimisti e pensate positivo. Il terzo posto ha grande valore e permette di andare ai play-off partendo da una posizione privilegiata”, prosegue Pillon.

La sua esperienza pluriennale è molto utile per un primo screening sulle avversarie che il Delfino potrebbe pescare ai play-off dagli altri gironi: “La più pericolosa, a mio avviso, è il Vicenza, se non dovesse vincere direttamente il campionato. Nel girone A, ovviamente, c’è anche il Pordenone, e altre realtà importanti e ambiziose. Nel girone B la Reggiana è la più forte, ma alle sue spalle sta risalendo l’Ancona: per quello che vedo oggi, i marchigiani saranno davvero avversari pericolosi ai play-off. Mi piace molto Colavitto, davvero un bravo allenatore”.

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