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Avellino - Pescara 1-0: partita, tabellino e voti

Un gol dopo 8' condanna i biancazzurri alla quinta sconfitta nelle ultime sei giornate: ora è crisi profonda

Quinto ko nelle ultime sei partite. Peggior chiusura di 2022 non poteva esserci per il Pescara. Addio secondo posto, dopo l'addio al primo. Terza piazza sempre più traballante. Gettato alle ortiche lo scettro di miglior squadra nella speciale classifica in trasferta del girone C. Le punte non segnano, il capocannoniere è un caso, tra tecnico e spogliatoio sembra essersi rotto qualcosa. Urge una seria e profonda riflessione a 360° per salvare la stagione.

La partita

Il Pescara approccia male, mostrando tutta la sua incertezza e la confusione attuale sia in fase difensiva che in impostazione. Rastelli se la gioca bene, partendo con lo sgusciante Kanoutè falso nueve, che viene a giocare tra le linee portando fuori posizione Brosco e Boben, e l’esperto Trotta larghissimo prima a destra e poi a sinistra. La difesa biancazzurra non trova così riferimenti certi e sbanda fin da subito.

Avellino subito aggressivo e al tiro con Maisto – dopo una serpentina al limite dell’area – al 3’, Sommariva è sulla traiettoria e para senza troppi problemi. Ma gli irpini spingono e sulle trequarti sembrano mettere ansia alla difesa biancazzurra. Tanto che Boben deve giocarsi il giallo dopo soli cinque minuti. Il Pescara è arruffone e impaurito e non passa mai la metà campo. Il gol dell’Avellino è una logica conseguenza: palla lunga dalla difesa biancoverde, Kanoutè appare alle spalle dei difensori del Delfino, salta Sommariva (incerto nell’uscita) e fa esplodere il Partenio.

La reazione d’orgoglio del Pescara porta a due tentativi interessanti subito dopo lo svantaggio. Cuppone calcia alto al volo da dieci metri, Brosco di testa la spedisce fuori sul cross da sinistra di Mora. L’Avellino ci mette poco a riorganizzarsi e tornare a pungere per il raddoppio. Al 16’ Dall’Oglio destro da venti metri, Sommariva smanaccia fuori. Prima della mezzora altra situazione imbarazzante per la difesa pescarese: altro pallone lungo per Kanoutè, Sommariva esce a vuoto al limite dell’area e deve metterci una pezza Brosco (che chiedeva il fuorigioco dell’attaccante irpino).

L’occasione per pareggiare arriva prima dell’intervallo: Desogus, pescato da Crescenzi, tenta un pallonetto a metà tra tiro e cross, Pane esce a vuoto, ma Aya riesce ad impedire a Cuppone d’incornare nella porta vuota allargando il braccio e spingendo l’attaccante contro il palo. L’incidente costringe Cuppone a lasciare in campo: nella ripresa al suo posto c’è Kolaj.

Il Pescara è decisamente un’altra squadra nella seconda parte di gara, l’Avellino è basso e compatto, votato solo alle ripartenze. Ma i biancazzurri non riescono a sfondare, nemmeno quando hanno autostrade spianate davanti. Dopo venti minuti Desogus arriva sul vertice sinistro dell’area e sceglie un rasoterra improvvisato, debole e indirizzato tra le braccia di Pane, mentre avrebbe potuto avanzare e calciare a pochi metri dalla porta.

Smaltito lo spavento per il pari mangiato dai biancazzurri, Rastelli nel finale dà spazio all’ex Illanes e cambia, passando al 3-5-2. Colombo invece si gioca la carta Vergani (bocciando forse definitivamente Lescano, in campo a tre minuti dal 90’) per l’assedio dell’ultimo quarto d’ora con il 4-2-3-1. Peccato che un’altra ottima palla gol del finale capiti a Desogus, al 35’: il giovane sardo spara ampiamente fuori con il destro un pallone che poteva essere pericoloso nell’area dei campani. Il Pescara crea poco, ma meriterebbe il pareggio vista la pochezza offensiva dell’Avellino dall’intervallo in poi. A 5’ dalla fine, Tupta si gira a colpo sicuro in area, Pane sfodera la parata decisiva del match e salva i suoi.

Nel finale, in pieno recupero, ennesimo errore di Desogus nell'area avversaria. Poi il fischio finale e la notte fonda del Partenio sul Pescara. Sarà un Natale di riflessione. Ora rischiano tutti, anche Colombo.

Avellino - Pescara 1-0: il tabellino

AVELLINO Pane 7; Ricciardi 5,5 (dal 1’ s.t. Rizzo 6), Moretti 6 (dal 29’ s.t. Illanes s.v.), Aya 6,5, Tito 6,5; Dall’Oglio 6,5 (dal 25’ s.t. Casarini 6), Matera 6 (dal 40’ s.t. Garetto s.v.), Maisto 6,5; Russo 6,5, Kanoute 7,5, Trotta 6 (dal 29’ s.t. Zanandrea s.v.). A disp. Marcone, Pizzella, Scognamiglio, Auriletto, Micovschi, Gambale, Di Gaudio, Ceccarelli, Fusco. All. Rastelli.

PESCARA (4-3-2-1) Sommariva 5; Crescenzi 5, Brosco 6, Boben 6, Milani 5; Gyabuaa 5,5 (dal 29’ s.t. Vergani s.v.), Aloi 5 (dal 42’ s.t. Delle Monache s.v.), Mora 5,5; Cuppone 5 (dal 1’ s.t. Kolaj 6), Desogus 4; Tupta 5 (dal 42’ s.t. Lescano s.v.). A disp. D’Aniello, Di Carlo, Cancellotti, De Marino, Ingrosso, Saccani, Crecco, D’Aloia, Germinario. All. Colombo.

ARBITRO: Emmanuele di Pisa 6. 

MARCATORI: 8’ p.t. Kanoutè (A);

NOTE: ammoniti Boben (A), Ricciardi (A), Matera (A), Delle Monache (P); recupero 5’ s.t.

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