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Ce l'abbiamo fatta: l’AcquaeSapone Unigross è Campione d’Italia

Storico double per la società di Barbarossa, che conquista il primo scudetto della sua storia. E’ la notte dei desideri. Che si realizzano. Diventano realtà. Meravigliosa. Da far scoppiare il cuore di gioia. E gli occhi di lacrime

E’ la notte dei desideri. Che si realizzano. Diventano realtà. Meravigliosa. Da far scoppiare il cuore di gioia. E gli occhi di lacrime. L’AcquaeSapone Unigross vince gara5 a Bassano 4 a 2 e conquista il primo scudetto della sua storia. Non solo: Tino Pérez, fine stratega e uomo di levatura gigantesca, fa il double con la Coppa Italia dello scorso marzo.

Nessuno ci era riuscito negli ultimi dieci anni: l’ultimo precedente era datato 2008, e fu proprio la Luparense. Marin “punisce” Mello dopo il rosso in gara3 e lo lascia in tribuna nonostante abbia già scontato la squalifica, Pérez invece conferma gli stessi dodici anche se Lukaian non può scendere in campo e Murilo non è al top.

I nerazzurri fanno la partita con personalità e coraggio, andando a prendere nella metà campo avversaria i Lupi. Creano diverse occasioni e costringono Honorio e soci a commettere cinque falli dopo 11’. Ma la palla sembra non voler entrare, anche per bravura di Miarelli, naturalmente. A 5’ dalla pausa, i nerazzurri la sbloccano con il gol del grande ex, Bertoni: combinazione veloce e scarico centrale per il gigante che arriva in corsa e scarica un destro letale.

La Luparense approfitta di qualche secondo di confusione in campo e trova il pari con Rafinha a 1’10’’ dall’intervallo, aiutato da una deviazione fortuita di Lima. Ma i ragazzi di Pérez non si abbattono e replicano immediatamente con la giocata geniale e devastante di Jonas Pinto: destro a giro potentissimo e affilato che si piazza all’incrocio e lascia esterrefatti i tifosi veneti. In mezzo, c’erano state un paio di prodezze incredibili di Mammarella. Si va all’intervallo in vantaggio.

Pronti via nella ripresa, Calderolli intercetta da genio qual è un palla troppo corta a metà campo, la arpiona e poi la porge a Bertoni, che arriva di nuovo in corsa e dal suo binario fa esplodere il pallone nell’angolino in cui Miarelli non può arrivare: è 3 a 1 dopo 2’. Un colpo duro, questo, per i padroni di casa, che hanno perso Rafinha nell’intervallo per infortunio e dopo 6’ vedono lo sprinter Jesulito a terra con i crampi.

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