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Calcio a 5, i giocatori dell'AcquaeSapone protagonisti di uno studio dell'università di Valencia

Il docente spagnolo Valanzuela ha realizzato uno studio sui giocatori nerazzurri, che nei prossimi giorni verrà pubblicato sul blog dell’ateneo spagnolo

I calciatori nerazzurri dell'AcquaeSapone Unigross sono stati protagonisti di uno studio dell'università Moncada di Valencia.
Infatti per una settimana è stato ospite della squadra di Tino Pérez il professor David Valenzuela docente della cattedra di “Principios Fundamentales de la Fisioterapia”.

Il docente spagnolo ha realizzato uno studio sui giocatori nerazzurri, che nei prossimi giorni verrà pubblicato sul blog dell’ateneo spagnolo.

Valenzuela non è solo un professore che gira la Spagna e tutto il continente sudamericano per convegni e lezioni, ma è un uomo di sport: ha lavorato con Pérez come fisioterapista della Dinamo Mosca e della Nazionale dell’Azerbaijan, ma anche con la Nazionale spagnola di futsal. Nel grande calcio iberico, ha fatto parte dello staff medico di Valencia, Levante e Villareal. Nel suo studio privato, sono tantissimi gli sportivi professionisti della Moto GP o del golf, della ginnastica o di hockey che lo scelgono per essere al top della forma.

«Sto realizzando uno studio biomeccanico», spiega Valenzuela prima di ripartire per la Spagna e poi volare in Messico per una conferenza, «un mio modo personale di lavorare che ho ideato quand’ero a Mosca, alla Dinamo, perché non potendo comunicare con i giocatori, nono conoscendo il russo, ho dovuto comunicare con la biomeccanica. Ho pensato: se non si infortunano, non dovrò parlare molto con i giocatori… Il controllo della biomeccanica sui giocatori dà molte informazioni sul lavoro che puoi svolgere su di loro per migliorare le debolezze ed evitare gli infortuni. Questi studi si realizzano all’inizio della stagione, a metà stagione e prima dei play-off per rivalutare lo sportivo e dargli indicazioni sul lavoro da svolgere sui propri punti deboli. Inoltre, ci danno dati sulle possibilità di infortuni specifiche per ogni giocatore e ci aiuta per andare a trattare sintomi con la fisioterapia e, in base a questi test, impostare lavoro di riabilitazione sportiva per la prevenzione di lesioni».

In pochi giorni ha sottoposto l’intero roster nerazzurro a diverse prove: «Sono una batteria di test ideata per classificare il paziente-sportivo sulle disfunzioni muscolari, articolari, neuro dinamiche e di controllo del movimento. A partire da questi dati, si pianifica lavoro di fisioterapia e riabilitazione o prevenzione. Questo aiuta il preparatore fisico a dare qualità al suo lavoro e aiuta la squadra ad avere giocatori più tempo possibile a disposizione per le competizioni».

Valanzuela spiega anche la situazione che ha trovato nell’AcquaeSapone Unigross? «Questa squadra ha un dato davvero interessante: i suoi giocatori, a livello biomeccanico, sono molto buoni. A livello di test, risulta un lavoro molto buono fatto dal professor Aiello a livello posturale e questo fa sì che sia una base importante per lavorare con qualità e ridurre gli infortuni. C’è un test biomeccanico con cui si valuta se l’atleta è destro o sinistro. E’ provato che lo sportivo migliore, quello d’élite, deve avere coordinazione su entrambi i lati, sia destra che sinistra, ovvero mista. E in questa squadra quasi il novanta per cento dei giocatori sono “misti”. È molto raro in una squadra avere tanti atleti misti: questo si vede dalla qualità con cui si allenano, la qualità della forza e quella di poter migliorare ulteriormente il lavoro».

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