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Tra le Smart City italiane Pescara è solo al 90° posto

Da uno studio è emerso come la città abruzzese sia parecchio indietro nel ranking nazionale per quanto riguarda il livello di Smart City raggiunto. Prima è Bologna ultima Fermo.

Pescara è Smart oppure no?  Sempre più spesso si sente parlare di Smart City. Ma cosa vuol dire? E come fa una città a diventare una Smart City?. La società di ricerca e strategia Between ha stilato un rapporto creando un vero indice, sul quale ha basato quante città italiane siano diventate Smart e quale sia il livello raggiunto da ognuna.

Innanzitutto una Smart City è una città che si rende sempre più fluida e facile da vivere per i suoi cittadini. È nel momento in cui riesce a creare delle differenze positive tra il “prima” e il “dopo” aver  compiuto e attuato delle scelte, che permettono all’abitante di vedere innovazioni tangibili che hanno migliorato il proprio benessere. Attraverso questo indice è possibile capire il livello di “smartness” raggiunto da ogni singola città incrociando dati e indagini. Queste vengono effettuate in svariati ambiti che vanno dalla mobilità alle energie rinnovabile, dalla gestione delle risorse naturale a quelle dei servizi pubblici e via discorrendo, suddividendo l’indice in 9 aree tematiche,  riesce a stabilire quale sia il livello Smart che si è raggiunto.

La città più smart d’Italia è risultata essere Bologna seguita da Milano e Roma. Il capoluogo emiliano è quella che si trova più avanti nel percorso verso la piena realizzazione della Smart City, avendo apportato innovazioni superiori alle altre nelle diverse arre tematiche.

La classifica per Pescara più che pericolosa è nerissimo. La città di D'Annunzio si piazza solo al novantesimo posto tra le 116 province italiane raggiungendo un misero punteggio del 52,9% .  Solo in un'area tematica Pescara è classificata come città di prima fascia vale a dire il “Broad Band”, che è dato dalla diffusione della  banda larga fissa e mobile.

La città abruzzese ha raggiunto risultati da città di seconda fascia nelle aree tematiche: “Smart Mobility”, ovvero diffusione del trasporto pubblico con bigliettazione elettronica, del trasporto privato con ZTL e dei pagamenti elettronici; “Mobilità Alternativa”, cioè diffusione auto elettriche e colonnine di ricarica, car sharing, car pooling e bike sharing;“Energie Rinnovabili”, con diffusione di fotovoltaico, eolico e idroelettrico; “Efficienza energetica”, che viene individuata attraverso il consumo di gas ed energia elettrica oltre al livello delle politiche ambientali sull’illuminazione pubblica attuate;“Risorse Naturali”, che riguardano gestione dei rifiuti, la dispersione acque e la qualità dell’aria.

Risultati davvero pessimi, che fanno rientrare Pescara in terza fascia per quanto riguarda: “Smart Health”, vale a dire livello di sanità elettronica, ovvero prenotazioni, pagamenti ticket, ritiro referti e scelta del medico curante  via web;“Smart Education”, diffusione di pc nelle scuole, aule collegate al web e lavagne multimediali;“Smart Government”, che riguarda i servizi on-line attivi, dall’anagrafe ai cambi residenza ai pagamenti elettronici.

Dal Ranking appare evidente come vi sia, anche nell’attuazione delle Smart City, un divario tra nord-sud, mentre quelle del centro si distribuiscono uniformemente nelle classifica. Distacco che si intensifica se accanto al livello di Smart City raggiunto mettiamo anche il livello di vivibilità, troviamo che nella top list si piazzano Bologna, Parma, Reggio Emilia, Piacenza e Modena, mentre molto in ritardo sono Caltanissetta, Vibo Valentia e Agrigento.

Bisogna comunque ricordare che l'indice si basa confrontando il livello dal quale partiva ogni città a quello che hanno raggiunto, per tanto non sarà difficile per Pescara fare di meglio, e cercare di essere almeno un po' più Smart.

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