Odoardi (Fiab): “Tombini e griglie pericolose per gli utenti deboli in viale Marconi: 400 quelli da monitorare” [FOTO]
Nonostante si tratti di un asse viario "nuovo" in viale Marconi sono già tanti i tombini e le griglie di raccolta delle acque piovane che hanno subito interventi di rafforzamento per sostenere il passaggio di automobili e mezzi pesanti, "ma nonostante il tentativo continuano ad esserci cedimenti e rotture, con apertura di estesi solchi stradali, in alcuni casi anche di qualche decimetro di profondità finanche alla rottura del manufatto stesso".
Con una serie di fotografie il coordinatore interregionale Abruzzo-Molise della Fiab (Federazione ambiente e biciclette) Giancarlo Odoardi denuncia lo stato in cui versa l'arteria stradale facendo particolare riferimento alla situazione che si registra nella corsia del bus lato mare che si trova in zona stadio. Rotture e dislivelli che rappresentano un pericolo soprattutto per gli utenti deboli cui su viale Marconi ad oggi, va ricordato, non è riservata alcuna corsia preferenziale. " Al riguardo - spiega Odoardi - va sottolineato che la segnaletica di pericolo è presente lì da parecchi giorni, senza che si intervenga per consentire il regolare passaggio dei bus che sono costretti a spostarsi verso la corsia veicolare adiacente, dove transitano auto e anche bici".
"Ma a ben guardare - prosegue il coordinatore - le situazioni potenzialmente degradate e pericolose lungo l’asse viario sono tante: sono circa 400 i tombini e le griglie rilevate ad una sommaria ispezione visiva, e quelli posti lunga la linea di transito dei pneumatici sono i più a rischio di incrinatura o rottura. Qui il passaggio in bicicletta è particolarmente critico: per schivare gli ostacoli, infatti, i ciclisti sono costretti ad una pericolosa andatura ondivaga, esponendosi a rischio di incidenti. Una situazione difficile, insomma, assolutamente da segnalare e risolvere, quanto prima".
"In un contesto urbano che si modifica continuamente per via di tanti manufatti soggetti a usura, è possibile trovare situazioni particolarmente critiche - conclude -. Chiedere che vengano rimosse, per ripristinate le normali condizioni di sicurezza, non è che un gesto di cura e attenzione verso il bene pubblico, di cui ogni cittadino, presidio del territorio, dovrebbe farsi carico. Ritengo giusto, utile e necessario, quindi, segnalare situazioni di degrado e di pericolo, soprattutto quando c’è di mezzo l’incolumità pubblica".