Rifiuti abbandonati in via D'Avalos, un residente: "Inciviltà senza confini" [FOTO]
Rifiuti abbandonati all'esterno dei cassonetti nella zona di via D'Avalos a Pescara.
Questo quanto segnala un nostro lettore denunciando l'inciviltà di alcuni nostri concittadini.
Questo quanto segnala il residente indignato per la condizione di degrado della strada:
«Si preferisce buttare il pattume fuori dal cassone (come da foto) quando lo stesso cassone è vuoto! Ogni commento è superfluo! Basta guardare questo spettacolo che ormai è diventata una consuetudine quotidiana in questa zona. Questo è lo spettacolo indecente e indecoroso che si presenta ogni giorno a chi transita su una strada di grande viabilità, piccola e stretta, come via D’Avalos, per andare allo Stadio, ai vicini Aurum o Teatro Dannunzio o semplicemente al mare. Vi lascio immaginare l’odore nauseabondo che si leva da questi cumuli specialmente durante il periodo estivo, senza parlare dell’elevato traffico di auto quindi smog a volontà che rende l’aria irrespirabile per colpa una viabilità cambiata e sbagliata, completamente congestionata».
Il cittadino sottolinea come siano state numerose le segnalazioni fatte ad Attiva per risolvere il problema, anche per attivare in questa zona, una delle poche rimaste a Pescara dove la raccolta differenziata porta a porta non è ancora partita.
Così conclude la segnalazione il lettore:
«Segnalazioni ai vigili urbani sono state fatte per cercare di beccare gli autori di questi scempi. Come al solito... hai visto qualcuno? Rimane solo da sperare che il sindaco Masci, altro ennesimo e illustrissimo missing e sconosciuto da queste parti che da quando è stato eletto non si è mai visto come il suo predecessore, si preoccupa solo delle problematiche “al di là del fiume”. Esca dal suo “lindo ufficio” e venga anche da queste parti per iniziare a rendersi conto delle problematiche basilare come queste, da risolvere anche urgentemente visto che affliggono questa parte della città chiamata anch'essa Pescara. Se, come dice, tiene al suo decoro, lo dimostri!».