La denuncia di un cittadino disabile: "Tolte le panchine in via Firenze e in tutta la città, vorrei sapere perché"
“'Pescara, città in movimento' recita lo slogan: per forza, dico io, senza nessuna panchina non puoi mai fermarti”. Sceglie la sferzante ironia un lettore de IlPescara per denunciare il fatto che in città di panchine non se ne vedono più “ad eccezione di corso Umberto, piazza Salotto e la Riviera nord. Incredibile che siano state tolte tutte le panchine”. Un problema per chi come lui, sottolinea, ha una disabilità, nel caso specifico problemi di deambulazione e quindi “un bisogno fisiologico di fermarmi ogni tanto, per non parlare della barriere architettoniche sparse ovunque, ma questo è un altro discorso”. “Via Nicola Fabrizi, almeno, ha un paio di fermate dell'autobus dove potersi riposare un attimo - incalza -, ma via Firenze che ne aveva di nuove e belle, ora è rimasta senza, come pure lo slargo di piazza Duca d'Aosta, e cosi ovunque nella città: piano piano sono state dismesse, anche la riviera sud è stata colpita da questa mania compulsiva di 'depanchinare' ovunque”.
Il residente di chiede se si tratti di una sorta di per incentivare la sosta presso gli innumerevoli bar sparsi un pò ovunque”, ma anche se così fosse si chiede dove ci si dovrebbe fermare per fare due chiacchiere o anche solo per mangiare un gelato o leggere il giornale la domenica e nei giorni di festa”. “Perché togliere le panchine? Venivano usate come bivacchi? - chiede -. Bene allora mandate in giro qualche vigile urbano. Ultimamente, sarà il covid, ma non vedo più vigili a piedi per le vie di Pescara, tutto a discapito della sicurezza”. “In altre città ho visto panchine studiate in modo da non consentire il bivacco dei senza tetto e mendicanti, panchine a seduta singola, panchine studiate per avere una seduta volutamente scomoda in modo da disincentivare la lunga sosta, comunque gli esempi ci sono ma come sempre copiare le cose funzionano è cosa impossibile da nessuna giunta, ne ora ne nel passato – conclude - . Una volta c'era uno slogan molto famoso di una nota birra: 'Meditate gente, meditate', evidentemente si preferisce 'Pescara, città in movimento', si all'indietro”.