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Imballaggi: Pescara è la provincia meno virtuosa nella raccolta differenziata

Tra le quattro province abruzzesi Pescara è la meno virtuosa nella raccolta differenziata degli imballaggi

Tra le quattro province abruzzesi Pescara è la meno virtuosa nella raccolta differenziata degli imballaggi. Si arriva solamente al 53,3% di differenziata. Dalla provincia arrivano al Consorzio arrivano 80,8 kg di rifiuti di imballaggio per cittadino.

L’Abruzzo differenzia il 64,6% dei suoi rifiuti urbani, ossia oltre 379.000 tonnellate, su un totale di quasi 587.000 tonnellate di rifiuti prodotti.

Pescara, quindi, si colloca al di sotto della media regionale. Al primo posto tra le province troviamo invece Chieti con il 74,6%, seguita da Teramo con il 67% e infine L’Aquila con il 62,2%.

A rendere noti i dati è il Consorzio Nazionale Imballaggi, che ha registrato le performance sostenibili delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi.  

Per coprire i maggiori oneri della raccolta differenziata Conai nel 2021 ha trasferito ai Comuni dell’Abruzzo oltre 16 milioni e 849.000 euro. Una cifra in crescita rispetto ai 15 milioni e 107.000 euro del 2020.

«Il conferimento dei rifiuti correttamente differenziati in Abruzzo si mantiene su percentuali soddisfacenti. Anche per questo gli importi che Conai ha riconosciuto ai Comuni della Regione è cresciuto di oltre un milione e mezzo di euro. Certo, si può fare di più. Restano ancora disparità fra alcune province, con Chieti a fare da capofila grazie a una percentuale di differenziata che sfiora il 75%. Ma è fondamentale anche un altro tema: quello della qualità. Il fine della raccolta è sempre il riciclo dei materiali di imballaggio: se la raccolta è fatta male, il riciclo di grandi quantità di materiale può essere compromesso» spiega Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio Conai.

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