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Salute Ospedale

Potenziata l’assistenza domiciliare ematologica nella Asl

Si estenderà l’ambito assistenziale anche alle terapie attive (chemioterapici, anticorpi monoclonali, terapia target) per pazienti non autosufficienti, che necessitino di farmaci contro la neoplasia ematologica

Sarà potenziata l’assistenza domiciliare ematologica che ha finora garantito, per i pazienti della Asl, esami ematici e terapia di supporto trasfusionale. Oggi, infatti, si è in grado di estendere l’ambito assistenziale anche alle terapie attive (chemioterapici, anticorpi monoclonali, terapia target) per pazienti non autosufficienti, che necessitino di farmaci contro la neoplasia ematologica.

Merito "dell’impegno profuso dagli infermieri e dai medici dell'unità operativa complessa di ematologia – diretti dal professor Mauro Di Ianni - e dai farmacisti Ufa del presidio ospedaliero di Pescara, diretti dal dottor Alberto Costantini", si legge in una nota.

Questo modello organizzativo, atto a garantire la presa in carico globale del paziente attraverso un’assistenza continua, integrata e progressiva, è "un passo ulteriore per ottimizzare la qualità della vita in ogni fase della malattia onco-ematologica. Tale modello è il frutto dunque di un complesso lavoro interprofessionale volto inoltre all’umanizzazione delle cure", afferma la Asl di Pescara.

Le persone affette da patologie ematologiche e le loro famiglie presentano bisogni complessi e mutevoli nel tempo. In presenza di una condizione di fragilità e di non autosufficienza, è necessario un sistema di protezione integrato che segua il paziente nel percorso della sua malattia. Da qui l'importanza di un potenziamento della cosiddetta "Ade".

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