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Salute

Pettinari (M5s): "Spesa farmaceutica sforata di oltre 80 milioni, invertire la rotta o si rischia il commissarimento"

Il vicepresidente del consiglio regionale: "Penultimi nella classifica Aifa: i parametri per il contenimento dello spreco e l'ottimizzazione delle risorse non sono stati rispettati, Marsilio e Verì intervengano subito"

L'Abruzzo sfora di oltre 80 milioni e mezzo il tetto della spesa farmaceutica convenzionata e questo fa tornare sulla regione l'ombra del commissariamento. Ne è certo il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che riferisce come l'Abruzzo sia in penultima posizione nella classifica 2022 dell'Agenzia del Farmaco seguita solo dalla Sardegna. “Da gennaio a novembre 2021 – spiega – si registra una spesa farmaceutica complessiva di 439 milioni 209 mila 870 euro, sforando ben 80 milioni 599 mila 381 euro rispetto al fondo nazionale a disposizione che è di 357 milioni 610 mila 488 euro. Alla luce di questi numeri – denuncia Pettinari - è chiaro che i parametri per il contenimento dello spreco e l'ottimizzazione delle risorse non sono stati rispettati. L'Abruzzo segna così un altro punto negativo sull'offerta sanitaria pubblica e avvicina sempre più l'ombra del commissariamento, anche in considerazione dell’ultimo tavolo di monitoraggio ministeriale in cui è stato stimato un debito della sanità regionale abruzzese di oltre 100 milioni di euro, di cui la spesa farmaceutica è una delle voci in esame”.

Il vicepresidente entra quindi nel dettaglio della spesa spiegando che per quanto concerne la spesa per gli ospedali il rendiconto della Regione Abruzzo è di 258 milioni 253 mila 294 euro al netto della spesa per Payback e farmaci innovativi. “Un dato che registra uno scostamento di 74 milioni 129 mila 709 euro rispetto al tetto nazionale di 184 milioni 223 mila 585 euro – aggiunge -, riportando una incidenza del 10,73 per cento rispetto alla soglia nazionale del 7,65 per cento”: “Non va meglio per la spesa farmaceutica convenzionata che fa registrare una spesa di 173 milioni 953 mila 875 euro, con uno scostamento di 5 milioni 383 mila 275 euro in più rispetto al tetto nazionale segnato su 168 milioni 570 mila 601 euro – riferisce ancora il vicepresidente - Dato attestato anche dalla Federfarma nella propria rivelazione della spesa farmaceutica convenzionata per l’anno 2022”. Quindi la spesa farmaceutica per acquisti diretti per gas medicinali: “anche in questo caso – chiosa Pettinari l’Abruzzo registra un valore negativo, con una spesa di 5 milioni 902 mila 700 euro, e uno scostamento di 1 milione 086 mila 398 euro rispetto alla soglia nazionale di 4 milioni 816 mil a303 euro. Insomma, tutti valori negativi che portano la Regione Abruzzo ad avere una spesa lorda pro-capite di euro 15,2 ben superiore alla media nazionale che si aggira su 13,7 euro pro-capite. Un dato che pone l'Abruzzo, anche su questa voce, al quintultimo posto tra le Regioni peggiori per spesa farmaceutica pro-capite”.

“Prima che il centrodestra inizi con la solita pantomima dello scaricabarile, è bene sottolineare che questa situazione disastrosa non può essere giustificata con l’emergenza scaturita dalla pandemia da covid-19 che ha colpito tutto il mondo, e non solo l’Abruzzo, e ha visto l’arrivo di milioni di euro in fondi aggiuntivi elargiti dal Governo proprio per la gestione della stessa”, tiene a precisare. Ad aggravare la situazione, conclude, “la sospensione delle prestazioni ordinarie. È la stessa Giunta regionale, con l’emanazione del Piano operativo per il recupero delle liste di attesa, a mettere nero su bianco che per il 2020 e 2021 sono ancora da recuperare 7.877 prestazioni ospedaliere sospese, mentre gli screening oncologici sospesi, di I e II livello, sono 66.385 e le prestazioni specialistiche ambulatoriali ancora da effettuare sono 36.103. Tutti servizi non erogati nel periodo di riferimento della classifica Aifa e che non hanno richiesto l’utilizzo di farmaci. Inoltre, come se questo non bastasse, il calo delle prestazioni ordinarie è certificato anche dall’Agenzia Sanitaria Regionale nei propri rapporti sull’attività di ricovero ospedalieri per gli anni 2019 e 2020. Ora mi aspetto dal presidente Marsilio e dall'assessore Verì - conclude -, un intervento immediato per invertire la marcia e portare la nostra regione ai primi posti tra quelle virtuose. Sono anni, per esempio, che chiedo l'utilizzo dei farmaci monodose all’interno delle strutture ospedaliere. E' di fondamentale importanza anche la realizzazione di un accurato programma di digitalizzazione del Sistema sanitario a livello regionale che preveda, attraverso le cartelle cliniche digitalizzate, la verifica delle prescrizioni e delle terapie farmacologiche e che permetta di avere in tempo reale un quadro di insieme sistematicamente aggiornato in grado di far comprendere con quali strategie agire per rendere le persone consapevoli e formate, anche perseguendo un migliore stile di vita, in grado di abbattere l'insorgenza di diverse patologie, con contestuale riduzione dell'uso dei farmaci. Tutte richieste che abbiamo più volte portato all’attenzione di questa viunta che però si è dimostrata sorda”.

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