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Salute

Liste d'attesa: approvato il piano per recuperare le 181.168 prestazioni rinviate nel 2021

Questi i numeri determinati dalla pandemia e dalle regole che ha imposto, l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì spiega il cronoprogramma e assicura: "Impegno massimo non solo per smaltire le prestazioni dell'anno scorso, ma anche le nuove"

Un fondo ministeriale di 10 milioni e 934 mila euro per abbattere le liste d'attesa e ora il sì della giunta regionale al piano presentato dall'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì per recuperare le prestazioni rinviate nel 2021 a causa della pandemia. E' un tema molto sentito dai cittadini quello delle liste d'attesa. Tanti hanno lamentato e lamentano i tempi biblici per avere una visita. Con il piano si spera di porre rimedio alle tante difficoltà riscontrate e i numeri parlano chiaro: 181.168 quelle da recuperare tra prestazioni ospedaliere, screening, test di primo e secondo livello e visite specialistiche ambulatoriali.

Questo il dettaglio del quadro: per quanto riguarda le prestazioni ospedaliere, sono da recuperare 1.539 interventi in classe 1 (chirurgia oncologica e interventi maggiori), 3.864 in classe 2 (interventi non classificati come maggiori, correlati a patologie di rilievo), 2.474 in classe 3 (interventi non classificati come maggiori, correlati a patologie di minore complessità); sul fronte degli screening (mammella, colon retto e cervice uterina), sono da recuperare 57.608 inviti, 60.852 test di primo livello e 5.533 prestazioni di secondo livello; per la specialistica ambulatoriale, infine, le visite da recuperare sono 49.298, delle quali 7.087 relative al follow up di pazienti cronici. Il piano, attraverso un cronoprogramma calibrato al 31 dicembre prossimo e che dovrà essere messo in atto dalle Asl, stima di recuperare il 70 per cento degli interventi e degli screening risultanti dal monitoraggio, mentre per la specialistica ambulatoriale la percentuale sale all’86 per cento. Con il precedente piano regionale, ricorda l'assessorato, era stato recuperato oltre l’85 per cento delle prestazioni del 2020 rinviate a causa del Covid. Per centrare gli obiettivi, si punterà su aumento dell’orario di servizio del personale dipendente, estensione degli orari di apertura degli ambulatori e dei servizi, acquisto di prestazioni dal personale convenzionato, assunzioni di nuovo personale a tempo determinato, intensificazione di recall e pulizia delle liste cup, un più ampio ricorso alla telemedicina e un coinvolgimento delle strutture private accreditate.

Per quanto riguarda il finanziamento ministeriale questa è la distribuzione per singole Asl: 2 milioni 482mila euro sono destinati alla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 3 milioni 202mila alla Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti, 2 milioni 679mila alla Asl 3 Pescara e 2 milioni 570mila alla Asl 4 Teramo. La ripartizione è stata effettuata sulla base dei dati forniti dalle stesse aziende sanitarie. “Dopo la fase di vera e propria sospensione del 2020 – spiega Verì – l’attività di recupero è stata condizionata anche nel 2021 per il perdurare di diversi fattori che hanno influito sulle prestazioni sanitarie: le misure di sicurezza sanitaria che hanno dilatato i tempi delle prestazioni, l’obbligo dei controlli all’ingresso delle strutture e gli accessi contingentati alle stesse, la minor disponibilità (in alcuni periodi dell’anno) di personale sanitario perché destinato all’assistenza dei malati covid. E’ stato un periodo molto critico, ma continueremo a garantire il massimo impegno non solo per recuperare quanto rinviato, ma anche per abbattere i tempi di attesa per le nuove richieste”.

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