Zona arancione e ricorso al Tar, i deputati D'Alessandro e Pezzopane: "L'Abruzzo non paghi le colpe di Marsilio"

I deputati abruzzesi Stefania Pezzopane (Pd) e Camillo D'Alessandro (Italia Viva) intervengono nel dibattito che si è generato dopo la decisione del governo di ricorrere al Tar per l'ordinanza del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, che ha riportato l'Abruzzo in zona arancione.
«Una cosa è il ricorso inevitabile al Tar, altra è la definitiva classificazione della nostra regione. Vogliamo che l'Abruzzo esca da questa incertezza», scrivono i due onorevoli.

Questo quanto sostengono Pezzopane e D'Alessandro, come riporta l'agenzia Dire: «Marsilio ha fatto un grave errore nel firmare l'ordinanza che ha adottato per l'Abruzzo fuori da ogni copertura normativa e senza concordarla con il Governo, ma l'Abruzzo ora non paghi le sue colpe. Marsilio sapeva che il governo sarebbe stato costretto a fare ricorso, ma ha agito lo stesso per una stupida polemica politica».

I due deputati chiedono però, «a gran voce», al ministro Speranza «che si faccia chiarezza e ordine senza lasciare l'Abruzzo in una situazione di perenne incertezza fra zona rossa e arancione. I cittadini, le imprese, i commercianti hanno avuto un comportamento molto responsabile, hanno fatto sacrifici e quindi, nonostante il comportamento del presidente Marsilio, meritano risposte positive. In Abruzzo grazie all'impegno di medici, personale sanitario e tanti cittadini, sono scesi i contagi e per questo auspichiamo che l'Abruzzo non continui nel caos causato da Marsilio e venga portato in zona arancione senza altri indugi. Il ricorso al Tar, inevitabile, deve correre in parallelo con altro provvedimento del Governo, come da intesa con il ministro Speranza, che collochi immediatamente l'Abruzzo in zona arancione. Si riporti la legalità e la serenità nella nostra regione».

Ai deputati di centrosinistra risponde il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano: «Pezzopane e D'Alessandro riflettano sul loro immobilismo. I colleghi parlamentari, per altro esponenti della maggioranza di Governo, si accorgono solo ora che l’Abruzzo era l’unica Regione di Italia ad essere confinata in zona rossa, sebbene le curve del contagio fossero simili ad altre regioni dichiarate zona arancione».