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L'allarme dell'assessore Verì: "Il 30% dei migranti arrivati in Abruzzo è positivo al Covid"

L'assessore interviene in merito alle polemiche ed alle problematiche sanitarie legate all'arrivo dei migranti nei centri d'accoglienza abruzzesi

Il 30% dei migranti arrivati in Abruzzo è positivo al Covid, una situazione allarmante che dev'essere gestita in modo responsabile, facendo i tamponi all'arrivo sulle nostre coste oltre al test sierologico. A parlare è l'assessore regionale alla sanità Verì che lancia un appello al Governo dopo i numerosi casi di migranti trovati positivi al Coronavirus ed ospitati nelle strutture d'accoglienza abruzzesi, fra cui quella di Moscufo dove sono attualmente stati registrati sette casi di Covid.

MIGRANTI POSITIVI A MOSCUFO, PARLA IL PREFETTO

"Finora in Abruzzo siamo riusciti a rispondere in modo efficace all'emergenza coronavirus, allestendo un sistema efficiente di presa in carico e cura dei pazienti, oltre a garantire un tracciamento puntuale dei contatti dei positivi. Questi trasferimenti rischiano di provocare enormi difficolta' alla rete sanitaria regionale".

La Verì ribadisce che solo i tamponi possono garantire la sicurezza del riscontro di positività, come dimostrato dai casi scoperti in Regione dopo i test sierologici negativi ai quali erano stati sottoposti i migranti ospitati nei cas abruzzesi, rassicurando la popolazione in merito all'isolamento al quale vengono sottoposti nei centri, e che dunque impediscono qualsiasi contatto con la popolazione.

Il problema, pero', ora va risolto perche' le scelte di alcune componenti del Governo nazionale non possono distruggere quello che gli abruzzesi, come tutti gli italiani, hanno fatto in questi mesi per affrontare l'emergenza

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