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"Far arrivare il vaccino Sputnik V in Italia", la richiesta degli Italiani Amici della Russia

Il pescarese Lorenzo Valloreja, presidente dell’associazione, ha scritto una lettera aperta al neo premier Draghi con cui lo esorta ad approvare la tanto attesa somministrazione. Inviata una missiva anche al governatore Marsilio e al senatore D’Alfonso

Far arrivare il vaccino Sputnik V in Italia. È la richiesta degli Italiani Amici della Russia. Il pescarese Lorenzo Valloreja, presidente dell’associazione, ha scritto una lettera aperta al neo premier Draghi con cui lo esorta ad approvare la tanto attesa somministrazione:

“Viene da chiedersi perché, se è così fondamentale vaccinarsi, non si consenta ai cittadini di poterlo fare anche con un vaccino come quello realizzato dall’Istituto Gamaleya di Mosca, che allo stato attuale, per costo, capacità di conservazione e reazione avverse, sembra dare risultati di gran lunga superiori rispetto a tutti gli altri competitor del settore. Tale esigenza è data dal fatto che, spesso e volentieri, le Regioni si trovano a dover affrontare problemi legati alla scarsità degli approvvigionamenti vaccinali”.

Inviata una missiva anche al governatore Marco Marsilio e al senatore Luciano D’Alfonso, chiedendo loro di farsi carico dell'appello: "Sia il presidente Marsilio che il senatore D’Alfonso già in passato hanno partecipato a diverse iniziative dell’associazione degli Italiani Amici della Russia e, in un'emergenza come questa, è necessario più che mai collaborare per il bene della collettività".

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