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Scontro sull'Urban Box, Rapposelli: "La gestione è tutta dell'università, la convenzione va rivista"

Il presidente della commissione commercio e attività produttive ha chiesto all'assessore Alfredo Cremonese di riportare nella mani dell'ente la gestione di uno spazio che, a suo parere, non è affatto oggetto di una gestione condivisa come annunciato

No all'affidamento “esclusivo” all'università d'Annnunzio dell'Urban Box di piazza Salotto.

A chiedere di rivedere la convenzione stipulata con l'ateneo dall'amministrazione è il presidente della commissione commercio e attività produttive Fabrizio Rapposelli che nell'attuale schema, “rischia di privare l'amministrazione comunale e più in generale la città, di una sede preziosa e unica sul territorio per allestire un vero front office di informazione turistico-cultura e, se possibile, anche di promozione turistica dell'intero bacino provinciale oltre che sportello di riferimento del Centro commerciale naturale e tutti i servizi al cittadino”. Sebbene l'idea di darlo in gestione all'università “possa sembrare prestigioso e istituzionalmente pregevole” e senza in alcun modo voler turbare i rapporti con questa, sottolinea Rapposelli, a suo parere a dover guidare l'Urban Box dovrebbe comunque essere l'amministrazione. Una richiesta chiara e palesata, fa sapere, all'assessore al commercio Alfredo Cremonese nel corso della seduta di commissione convocata proprio alla luce di quanto previsto dalla convenzione. E' stata quindi “sollecitata – prosegue - l’immediata rilettura del protocollo d’intesa, prima che l’università stessa organizzi la propria presenza sostenendo dei costi che oggi possono essere evitati”.

“Di fatto l’assessore Cremonese ha parlato di una gestione ‘condivisa’ tra Comune e università, ma con una netta predominanza di attività eseguite dall’ateneo, che addirittura utilizzerebbe l’Urban Box anche per le iniziative di open day, dunque l’orientamento rivolto agli studenti per la scelta della propria facoltà, oltre che trasformandolo in un luogo di formazione culturale e attività di consulenza per start up d’impresa – prosegue Rapposelli -. Il ruolo del Comune si ridurrebbe all’InfoPoint estivo e, come preannunciato dall’assessore, allo sviluppo di un software e di un hardware per la promozione del turismo nel periodo invernale, un ruolo di fatto che a nostro giudizio rischia di essere estremamente marginale vista la rilevanza, ovviamente, delle attività che farebbero capo all’ateneo, che però gode sulla città di ampi spazi e di enorme visibilità, tanto da apparire superflua la disponibilità o la necessità dell’Urban Box. Piuttosto crediamo che, dopo le esperienze limitanti degli ultimi anni, spetti al Comune sviluppare in modo rapido un progetto organico capace di sfruttare le opportunità dell’Urban Box sotto il profilo della promozione turistico-culturale e informativa, non solo della nostra città ma dell’intera provincia di Pescara, già da prima del prossimo Natale, peraltro rendendo quella struttura, situata a 300 metri dal mare, nel cuore del Centro commerciale naturale, a 400 metri dalla stazione ferroviaria centrale e dal terminal bus, un riferimento reale per le attività commerciali del centro cittadino, creando una sorta di sportello aperto sul territorio per le istanze degli imprenditori – conclude -, capace di erogare servizi al cittadino a prescindere dall’università”.

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