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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Tumore al seno, in consiglio la proposta del M5s: più screening e già dai 40 anni e un programma di consulenza genetica oncologica

Ci è voluto più di un anno perché il progetto di legge arrivasse in consiglio regionale e se è così, denuncia Taglieri, è perché ha fatto ricorso al regolamento: l'appello all'aula è alla massima condivisione per favorire la prevenzione di una patologia che colpisce sempre più donne

Solo pochi giorni fa la sezione locale aveva lanciato l'allarme relativo ai tumori al seno e le pessime previsioni per l'anno in corso parlando di un “big killer” che ha spinto l'associazione a livello nazionale addirittura a chiedere un bollettino quotidiano per far capire quanto importante è la prevenzione.

Proprio nell'ottica della prevenzione si muove la proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle la cui prima firma è del capogruppo Francesco Taglieri e che approderà domani in consiglio regionale per l'approvazione. Una proposta di legge che prevede il potenziamento dello screening sul tumore mammario e l'istituzione di un programma di consulenza genetica oncologica per pianificare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale. Un testo che in realtà è stato depositato più di un anno fa, denuncia Taglieri, ma che fino ad oggi non era approdato in commissione sanità. Un ritardo che ha spinto Taglieri, fa sapere lui stesso, si è avvalso dell’articolo 70 del regolamento di Regione Abruzzo, secondo il quale dopo 30 giorni di mancata discussione dalla richiesta del proponente si può richiedere di portare il testo direttamente in aula di consiglio.

“La diagnosi precoce e i programmi di controllo della popolazione possono salvare vite – esordisce l'esponente del Movimento 5 Stelle -. Gli studi ci confermano che l’arma più efficace nella lotta contro i tumori è la prevenzione. Per questo al centro della proposta che ho presentato c’è l’estensione dei controlli a una fascia più ampia di popolazione per il tumore alla mammella, che secondo le statistiche è il primo nel sesso femminile a cui segue quello all’ovaio che è il decimo. Gettiamo così nuove basi che ci consentano di affrontare i problemi per tempo, se non addirittura anticipandoli”.

Tra le novità proposte l'estensione dello screening a fasce più giovani rispetto alle attuali. Questo infatti, ricorda Taglieri, “viene garantito ogni due anni alle donne nella fascia d’età 50-74 anni. Con questo intervento si propone uno screening annuale, che sia esteso anche alla fascia tra i 45 e i 49 anni. Per la fascia tra 40 e 44 anni, invece, si rimette l’iniziale osservazione delle persone con storia familiare positiva ai medici di medicina generale, demandando la decisione finale di ammissione al programma di screening ai centri senologici di riferimento territoriale”.

Quindi i programmi di valutazione del rischio il cui scopo “è quello di prevedere percorsi più snelli e che portino a una diagnosi precoce delle forme ereditarie del tumore alla mammella e all’ovaio”. In questa direzione si muove il programma di Consulenza genetica oncologica (Cgo) “che sarà assicurata a tutte le persone che siano affette da tumore della mammella e dell’ovaio, o che siano a rischio per una predisposizione familiare. Lo scopo è quello di programmare misure di controllo periodico, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali”.

In merito al ritardo accumulato il capogruppo si dice dispiaciuto del fatto che questa proposta sia dovuta arrivare direttamente in consiglio attraverso un ricorso al regolamento dato che “altre regioni italiane si sono espresse con normative in tal senso e hanno ben chiarito che l'invito attivo allo screening è di per sé un Lea (Livelli essenziali di assistenza) sia per il primo livello sia per gli eventuali approfondimenti previsti poiché prevedono che ogni cittadino avente diritto riceva un invito attivo da parte del Sistema Sanitario. Gli strumenti ci sono tutti, quindi, ora si deve solo vedere se la Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia abbia la volontà politica di arrivare all’approvazione del testo”.

“Quando trattiamo temi di questo tipo – conclude - non dovrebbero esistere divisioni all’interno dell’emiciclo. Ci sono gli strumenti per intervenire tempestivamente, adesso serve agire affinché quante più persone possibile possano monitorare il proprio stato di salute. Dobbiamo tendere una mano agli abruzzesi e accompagnarli, passo dopo passo. Non lasciamo nessuno da solo in questa battaglia”.

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