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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Sarà il Comune di Pescara a occuparsi del trasporto dei profughi ucraini giunti in città

L'amministrazione comunale, tramite il servizio di protezione civile, si occuperà del trasporto in autobus dei cittadini arrivati dall'Ucraina dalla stazione ferroviaria fino alla destinazione finale

«Sarà l’amministrazione comunale di Pescara a garantire, attraverso il servizio di protezione civile, il trasporto in autobus dei profughi provenienti dall’Ucraina dalla stazione ferroviaria di Pescara sino alla destinazione finale, siano essi alberghi o centri d’accoglienza».
A farlo sapere è il consigliere comunale di Forza Italia, Alessio Di Pasquale, ufficializzando l'ultimo provvedimento, in ordine di tempo, deciso con la giunta comunale. 

La decisione scaturisce da quanto disposto con l’assessore delegato Eugenio Seccia «al fine di garantire il massimo supporto possibile a una popolazione stremata, soprattutto donne e bambini, costretti a lasciare casa e affetti, al fine di tentare di sfuggire alle bombe e di salvare la vita», spiega Di Pasquale, «a mettere a disposizione gli autobus necessari sarà la Tua che, per lo specifico servizio, verrà coordinata dal responsabile della protezione civile comunale il quale, in base al numero di profughi, chiederà la presenza di pullman adeguati». 

Poi il consigliere di Forza Italia aggiunge: «In questi giorni stiamo assistendo all’arrivo in massa di profughi che, dall’Ucraina, stanno cercando riparo nel resto d’Europa, Italia compresa, tentando di sfuggire, in qualche modo, a un conflitto che li ha letteralmente investiti, travolti. Si tratta soprattutto di donne che cercano di portare in salvo i propri bambini, mentre padri, fratelli, mariti, fidanzati, restano in Ucraina a combattere. Immaginabile, dunque, lo strazio di una popolazione disarmata, che arriva anche a Pescara, dove c’è una comunità ucraina numericamente importante, portandosi negli occhi il dolore per la tragedia alla quale hanno assistito, e sul cuore il fardello di quegli affetti lasciati in patria, con un’incognita enorme sul futuro, non sapendo se riusciranno a sopravvivere al conflitto e se mai avranno l’occasione di riabbracciare i propri cari. Pescara, attraverso l’amministrazione comunale e la Asl, ha messo in campo, come sempre, le proprie migliori energie e risorse per garantire la massima accoglienza possibile, e nelle ultime ore si è posta una nuova necessità, ossia: tante persone, una volta arrivate a Pescara in pullman o in treno, devono organizzare il proprio ultimo spostamento per raggiungere un centro di accoglienza, un albergo messo a loro disposizione, l’abitazione di un congiunto o anche il centro tamponi o il centro vaccinale anti-Covid e spesso si trovano spaesati, non sapendo bene quali servizi prendere e dove dirigersi. A questo punto abbiamo preso in esame la problematica con l’assessore Seccia e abbiamo disposto l’organizzazione anche di questo ennesimo servizio, mettendo a disposizione dei pullman della Tua che preleveranno i cittadini provenienti dall’Ucraina nei due punti di arrivo-raccolta, la stazione ferroviaria centrale e la stazione di Porta Nuova, per accompagnarli sino alla loro destinazione finale, cercando di alleviare per quanto possibile una qualunque sensazione di disagio».

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