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Tornelli al Comune, botta e risposta fra Foschi e l'assessore Di Pietro

Botta e risposta fra Armando Foschi di Pescara Mi Piace e l'assessore Di Pietro, in merito al presunto ripristino dei tornelli a Palazzo di Città

Si torna a parlare di sicurezza e tornelli al Comune, dopo le polemiche di qualche anno fa quando al governo c'era la giunta Mascia.

Ad innescare il botta e risposta Armando Foschi, di Pescara Mi Piace, dopo il ripristino all'ingresso dell'obbligo di documento personale con il censimento di chi sale ai piani superiori del Comune.

"Diciannove mesi da sindaco sono stati più che sufficienti per fargli decidere di ripristinare i controlli degli utenti che entrano in Comune all’ingresso. Ha cercato di farlo senza troppo clamore: ha fatto attaccare un foglietto di carta neutro alla porta di vetro, senza alcuna firma né timbro, un semplice ‘avviso’, comunicando che, d’ora in avanti, bisogna esibire un documento di riconoscimento per accedere agli uffici comunali. Dunque chi entra deve fare il pit stop in portineria, consegnare la propria patente o carta d’identità, comunicare in quale ufficio intende recarsi, attendere la verifica telefonica della portineria, e, solo dopo l’autorizzazione dell’addetto, può superare la barriera. In altre parole ha ripristinato quel controllo di ‘sicurezza’ tanto contestato quando a istituirlo fu il sindaco Albore Mascia" ha dichiarato Foschi, parlando di una misura meno impattante a livello visivo rispetto ai tornelli e di pura demagogia da parte del PD e dell'Alessandrini consigliere quando contestava proprio i controlli in ingresso a Palazzo di Città.

"La verità è che oggi il sindaco Alessandrini è nervoso si è accorto di non avere gli strumenti per amministrare, si è accorto di aver inanellato 19 mesi di errori e, per rimediare, inizia a chiudere le porte del Comune ai cittadini. Da questo momento vuole sapere chi entra nel Palazzo, perché e dov’è diretto, una vera schedatura della popolazione" ha concluso Foschi.

Pronta la replica dell'assessore Di Pietro, che parla di un normale servizio di receptionits, che ha consentito grazie ad un nuovo contratto di riassorbire il personale che operava nell'accoglienza, identificazione ed assistenza utenti al Comune.

"Quei tornelli, eliminati dal sindaco Marco Alessandrini appena eletto, esistono solo nella mente di Foschi, perché a Palazzo di Città sono rimasti in disuso ancora oggi e lo rimarranno in futuro. Non ci sono affatto barriere o deterrenti all’ingresso della città in Comune, anzi, i cittadini possono entrare ed entrano come sempre sia negli uffici, che nelle stanze occupate da amministratori, consiglieri e dipendenti, vengono ricevuti dal sindaco e dagli assessori come sempre" ha dichiarato l'assessore, aggiungendo che l'identificazione non sarà una barriera o un modo per chiudere le porte ai cittadini.

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