Pettinari (M5s) sui test antidroga in Comune: "Un'operazione di distrazione di massa per non parlare dei reati di corruzione"
Per il vicepresidente del consiglio regionale la scelta del sindaco Carlo Masci è una scelta "disperata". Per lui si sarebbe dovuto dimettere e non inscenare "teatrini" che "i pescaresi e i tanti dipendenti comunali perbene non meritano"
Continua a far discutere la decisione del sindaco e con questa parole ad attaccarlo è il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che nella decisione di sottoporre tutti ai test vede una sorta di azione di “distrazione di massa”.
A rendere ancor più assurda la cosa, incalza, il fatto che il centrodestra “che oggi inneggia ai test antidroga in Comune, alzò le barricate quando in passato la stessa proposta la facemmo noi del M5S in consiglio regionale”. La dimostrazione, continua Pettinari, di come “quella di Masci sia l’operazione spot di un sindaco politicamente disperato che vede i muri del Palazzo di Città crollargli addosso a meno di un anno dalle elezioni”.
“I pescaresi e i tanti dipendenti comunali perbene non meritano questa ennesima presa in giro da parte di un centrodestra, che se avesse avuto un briciolo di rispetto per la città di Pescara, avrebbe chiesto scusa e si sarebbe dimesso senza questi vergognosi teatrini inscenati probabilmente per salvare la faccia in 'zona cesarini' – chiosa il vicepresidente -. Sono tanti i cantieri e gli appalti che oggi a causa degli arresti e delle indagini di corruzione rischiano lo stop. Un danno enorme alla città. Una città che probabilmente paga lo scotto di avere un governo cittadino forse troppo “distratto” su quello che avveniva all’interno del suo Palazzo di Città.
“Purtroppo mentre la procura della Repubblica sta svolgendo un delicato lavoro di indagine per il quale colgo ancora una volta l’occasione di ringraziare il procuratore, i magistrati e tutti gli organi inquirenti, il sindaco continua a fare confusione con dichiarazioni inutili e fuorvianti dai reali problemi sollevati nell’inchiesta. Mi auguro – conclude Pettinari - che presto le indagini facciano chiarezza, così come mi auguro che si faccia luce su tutti i reati contestati a vario titolo agli esponenti della politica regionale. Chi ha l’onore di guidare le istituzioni deve essere di esempio e garantire ai cittadini onestà e competenza nella gestione della cosa pubblica. L’anticorruzione militante, come la definisco da tempo, deve auspicare all’onestà dei singoli rappresentanti eletti dai cittadini e a una città e una Regione più giuste”.