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Tempio di cremazione nell’area del cimitero di San Silvestro, illustrato il progetto di prefattibilità

Il progetto di prefattibilità è stato illustrato nel corso della commissione Lavori Pubblici del Comune di Pescara

Il progetto di prefattibilità di un tempio crematorio nell'area del cimitero di San Silvestro a Pescara è stato illustrato nel corso della seduta della commissione Lavori Pubblici oggi, venerdì 12 novembre.
Infatti l'amministrazione comunale sta valutando la realizzazione di un impianto per la cremazione delle salme.

Nel cimitero di San Silvestro dove insistono aree di espansione idonee ad accogliere questo genere di struttura.

A presentare lo studio sono stati i progettisti incaricati Gianluca Mezzanotte e Letizia Mancini, della società landBau, nel corso della riunione della commissione Lavori Pubblici presieduta da Massimo Pastore e alla quale era presente Massimo Del Bianco, direttore operativo di Ambiente Spa, la società partecipata del Comune che ha commissionato lo studio e che si occupa, tra i servizi di competenza, anche della gestione dei due cimiteri comunali.
«La proposta progettuale, che ho condiviso con l’assessore Mariarita Paoni, Saccone», afferma Pastore, «nasce sulla base di un’analisi oggettiva delle statistiche riguardanti sia il tasso di mortalità registrato nel 2020 (1.496 decessi) nel comune di Pescara e nel territorio metropolitano, sia l’andamento delle cremazioni e delle stime sulla propensione della popolazione a fare ricorso a questa procedura, in Italia e in Abruzzo». 

Nella nostra città da diversi anni esistono criticità in ordine alla disponibilità di spazi di tumulazione nei cimiteri, aggravate da difficoltà di gestione delle salme che non abbiano avuto nel tempo, al termine del periodo di durata della concessione, un adeguato processo di trasformazione dei resti. Il risultato è quello di crisi periodiche. «Oggi credo che la nostra città», prosegue Pastore, «debba e possa effettuare una scelta in questa direzione, allo scopo di non trovarsi nel medio periodo di fronte a enormi disagi. I templi di cremazione si sono diffusi in tutto il Paese, soprattutto al Nord, e lì dove ciò si è verificato si è manifestato un consistente incremento della propensione delle famiglie, oltre il 40% nel caso della Lombardia,  a rinunciare alle inumazioni e alle tumulazioni».

Nel corso dell’incontro si è fatto anche riferimento all’aumento consistente dei problemi determinato dall’innalzamento della mortalità in conseguenza dell’emergenza pandemica, cosa che, secondo i progettisti, non va sottovalutata. Il bacino d’utenza regionale (visto che non esistono al momento templi di cremazione in Abruzzo) è da quantificare in 14.900 morti annui, non esistendo dati certi a causa del continuo ricorso a strutture di fuori regione. Il progetto di pre-fattibilità illustrato questa mattina prevede l’impianto nell’area del cimitero di San Silvestro, ipotizzando una doppia collocazione: o nel sito a ridosso di strada Vallelunga (attigua all’area destinata a parcheggio dal Prg), dove però insistono vincoli di carattere paesaggistico e la necessità di creare una fascia di rispetto fluviale; o ancora, nell’area alle spalle dell’ultimo ampliamento del cimitero (nella planimetria in basso), che appare la più indicata anche per accogliere un nuovo ingresso e una nuova area di parcheggio. I due professionisti hanno sottolineato come entrambe le ipotesi di progetto indicano di mimetizzarsi il più possibile con la vegetazione autoctona, realizzando quindi strutture a basso impatto ambientale. Il tempio di San Silvestro, nelle due distinte previsioni tecniche, è predisposto per accogliere due linee di cremazione, con un quadro economico dell’investimento, rispettivamente, di  2,8 milioni e di 3,8 milioni di euro. Nella relazione illustrativa si specifica che verrebbe realizzato su due livelli, comprendendo oltre a due forni di cremazione, uno spazio cinerario, un giardino delle rimembranze, spazi di accoglienza dei congiunti dei defunti, sala del commiato, ingresso, viabilità e  area di parcheggio. Lo studio progettuale sarà ora oggetto di un’attenta valutazione tecnico-urbanistica, prima di essere eventualmente esaminato in ambito amministrativo e politico.

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