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Targhe alterne: ancora no da Confcommercio, Forza Italia va dal Prefetto

Ancora polemiche in merito alle targhe alterne in città. Confcommercio torna a chiedere di revocare immediatamente il provvedimento che rischia di mettere in ginocchio il commercio cittadino. Sospiri, invece, interpella il Prefetto

No alle targhe alterne, provvedimento da revocare immediatamente. E' la richiesta, dura, che arriva sia da Confcommercio che da Forza Italia.

L'associazione di categoria, con il presidente Danelli, parla di un provvedimento fallimentare che va immediatamente sospeso, considerando che i valori delle polveri sottili sono calati sensibilmente con l'arrivo del forte vento, nei giorni precedenti al primo giorno di blocco, dimostrando che l'impatto sull'aria del traffico veicolare è molto relativo.

Inoltre, Confcommercio sottolinea come i negozi del centro ma anche delle zone periferiche siano praticamente deserti, decapitando i già magri acquisti durante i saldi. Per questo, l'associazione con i suoi commercianti è pronta a protestare davanti al Comune e chiede anche lo stop al sansificio che provoca cattivi odori ormai da settimane in città, per tutelare non solo la qualità della vita dei residenti ma anche l'immagine della città.

Forza Italia, invece, con il capogruppo alla Regione Sospiri, chiede un intervento al Prefetto Provolo per sospendere il provvedimento delle targhe alterne, sopratutto per le possibili multe che potrebbero essere annullate a causa della mancanza di segnaletica stradale.

"Soluzioni strutturali sono completare la filovia, completare il Ponte Nuovo, costruire i parcheggi sulle aree di risulta e non uffici e abitazioni, ossia offrire servizi e infrastrutture agli automobilisti e non semplicemente costringerli a lasciare l’auto a casa e ad arrangiarsi per raggiungere un ambulatorio medico, un ufficio, o un paziente anziano. Quel fallimento si è trasformato ancora oggi in un danno enorme pagato a caro prezzo dai commercianti di Pescara, perché l’unico effetto reale scaturito dall’insensato provvedimento è stato quello di trasformare il cuore commerciale di Pescara in un deserto" ha dichiarato Sospiri, aggiungendo che la stessa Cassazione si è espressa per vicende simili dando ragione agli automobilisti ed annullando di fatto le sanzioni.

"Questo perché il provvedimento dev’essere conoscibile non solo da chi risiede in città, ma anche da chi viene da fuori e non è costretto a leggere i giornali. Su questo punto chiederemo il parere ufficiale del Prefetto, rappresentante del Governo sul territorio, con un riferimento specifico alle sentenze della Cassazione, e questo per dimostrare, ancora una volta, l’inconsistenza di provvedimenti adottati da una giunta comunale inadeguata e bocciata dalla città” conclude Sospiri.

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