Ci va giù duro il sindaco di Pescara, Carlo Masci, nel commentare lo sversamento di sostanze oleose che si è verificato nel fiume Pescara nella giornata di ieri, sabato 20 agosto. 
A lanciare l'allarme sono stati alcuni diportisti che mentre stavano navigando hanno notato un evidente sversamento nel corso d'acqua.

Nel fiume subito dopo si è depositato uno strato catramoso e la puzza evidente ha portato a pensare a qualcosa di simile al gasolio. Sono subito scattati i sopralluoghi da parte della guardia costiera e i prelievi dei tecnici dell'Arta per le analisi del caso. 

«Ieri c'è stato uno sversamento sul fiume di una sostanza oleosa, presumibilmente petrolio o suoi derivati, che ha formato una chiazza che galleggiava sull'acqua», ribadisce Masci, «l'anno scorso, negli stessi giorni, è avvenuta la medesima cosa, evidentemente qualche delinquente, in questo periodo di chiusura delle aziende, si diverte a pulire serbatoi versando direttamente nelle fognature i residui, invece di smaltirli a norma di legge. Abbiamo immediatamente interessato la direzione marittima, l'Arta e l'autorità di sistema portuale, che stanno monitorando la vicenda, cercando di contenere il fenomeno. Da ieri sera l'autorità di sistema portuale, competente sul fiume, ha iniziato le attività di bonifica con accorgimenti atti a evitare che la sostanza arrivi al mare. Noi seguiamo costantemente tutte le fasi. Mi auguro che quel delinquente, peraltro recidivo, venga individuato e subisca una sanzione esemplare».