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Il presidente Sospiri sulla zona rossa in Abruzzo: "Tre quarti della regione ha dati sul contagio da zona gialla"

Il presidente del consiglio regionale auspica un'accelerazione per le riaperture in Abruzzo in merito al passaggio a zona arancione e poi gialla per le fasce di rischio del Governo

In Abruzzo tre quarti della Regione ha dati sul contagio in sensibile calo, fatta eccezione per l'Aquilano dove già è stata concentrata la massima attenzione. Per questo, occorre un passaggio rapido in zona arancione e poi in quella gialla, per ridare impulso e vita all'economia abruzzese che rischia di rimanere schiacciata a causa dei criteri posti dal decreto del Governo sulle zone di rischio. A parlare è il presidente del consiglio regionale Sospiri, che auspica una valutazione attenta venerdì prossimo da parte del Governo e della cabina di regia dei dati attuali di contagio, che indicano una situazione in miglioramento come certificato anche dal mondo della sanità abruzzese.

Condividiamo l’appello alla prudenza, così come i solleciti dei sanitari che, ancora oggi, ci dicono che la situazione è in netto miglioramento, seppur non si possa considerare questo dato come un ‘libera tutti’. Su tale principio siamo d’accordo, ma le misure di sicurezza ci sono, ormai sono entrate nel nostro Dna, e dobbiamo far lavorare l’Abruzzo e il suo tessuto economico-produttivo, al pari di quanto sta già accadendo nelle altre regioni d’Italia.

È vero che secondo le norme del Governo, la permanenza in una Zona, deve perdurare teoricamente quattordici giorni per garantire l’abbattimento degli indici di contagio, ma i dati sanitari oggi ci dicono altro, ovvero che abbiamo circa 200 contagiati su 1milione di abitanti, e che il problema si è morfologicamente concentrato nella zona dell’aquilano che merita tutta la nostra attenzione e il supporto istituzionale. Ma è innegabile che il resto dell’Abruzzo ha recuperato terreno e i numeri sono da zona gialla.

Sospiri poi sottolinea come l'articolo 24 del decreto ristori quater contempli proprio la possibilità di accelerare i tempi se la cabina di regia, in caso di dati positivi, lo ritenga opportuno, e dunque in sede di decisione questi dati devono avere il giusto peso e per questo la Regione Abruzzo non deve arretrare di un passo.

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