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Il presidente Sospiri sul nuovo vertice per il dragaggio del porto di Pescara: "L'obiettivo è fare presto con l'avvio dei lavori"

Venerdì 7 ottobre si terrà un nuovo incontro per definire la situazione sul fronte della procedura per l'avvio delle operazioni di dragaggio dei fondali del porto di Pescara

Venerdì 8 ottobre nuovo vertice al Comune di Pescara per fare il punto della situazione per quanto riguarda il dragaggio del porto. Lo ha fatto sapere il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, precisando che verrà fatto il punto della situazione sulla gara d'appalto affidata all'Aca per rimuovere dai fondali fango e materiale che ne impediscono la piena agibilità. Un'operazione che prevede di togliere almeno 150 mila metri cubi di materiale, ma tutto dipenderà dalla loro composizione che verrà analizzata dall'Arta.

"L’urgenza è evidente, l’obiettivo è fare presto per garantire la tranquillità degli operatori del mare che guardano con preoccupazione all’autunno e ancor più all’arrivo della stagione invernale” ha detto Sospiri, che parteciperà al vertice assieme alla capitaneria di Porto, Aca, Arap e rappresentanti del mondo della marineria ovvero Francesco Scordella e Massimo Camplone. Sospiri ha ricordato che con il nuovo porto si avrà una soluzione concreta e definitiva all'insabbiamento del porto, ma fino ad allora si dovrà procedere costantemente con dei dragaggi:

La Regione è stata più che tempestiva e grazie alla sensibilità del Governatore Marsilio abbiamo stanziato per l’obiettivo ben 2milioni di euro trasferiti al Comune di Pescara già a febbraio 2021, e nel frattempo abbiamo svolto le procedure per affidare all’Aca di Pescara, guidata dal Presidente Brandelli, l’incarico di eseguire gli esami sulla qualità ambientale dei fanghi da rimuovere dai fondali, e l’Aca per accelerare quanto più possibile quelle procedure si è affidata a una struttura di certificazione toscana, al fine di non gravare ulteriormente sull’Arta”.

Il consigliere per l'Abruzzo dell'autorità portuale Riccardo Padovano ha spiegato che l'esito di quei carotaggi è fondamentale per determinare la complessità delle procedure e i relativi costi aggiuntivi a seconda del tipo di materiale che verrà individuato sul fondale:

"Il nostro obiettivo è ovviamente rimuovere non 30mila metri cubi di sabbia, ma almeno 60mila, fermo restando che l’ideale per garantire l’agibilità del porto è la rimozione di almeno 150mila metri cubi”.

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