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Domenica, 1 Ottobre 2023
Politica

Il presidente Sospiri chiede alla Tiboni (Premi Flaiano) "di fermare la veemenza della polemica politica a tutti i costi"

Il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ritiene che l'attuale situazione "danneggia solo l’immagine della città di Pescara e di un Festival glorioso, fondato dal compianto Edoardo Tiboni e che pure l’avvocato sostiene di amare"

Il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, commenta l'ultima uscita fatta nella mattinata di giovedì 29 giugno da Carla Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano. 
La Tiboni ha lasciato intendere in maniera molto chiara che la 50esima edizione, il cui atto finale è in programma domenica 2 luglio, sarà l'ultima che si svolgerà a Pescara.

E l'annuncio ufficiale verrà dato proprio in occasione della serata che concluderà l'edizione numero 50 di una manifestazione gloriosa legata a doppio filo con la nostra città. 

Questo quanto dice Sospiri rivolgendosi alla Tiboni: «La passione politica è legittima, l’importante è conoscere limiti e confini di correttezza e onestà intellettuale. Personalmente sono il firmatario, con il consigliere regionale Blasioli, della legge regionale con cui abbiamo aumentato i finanziamenti per i 50 anni del Festival del Flaiano, fondi mai avuti prima, legge giusta, doverosa, non credo sia interpretabile come un tentativo di ‘addomesticamento’ politico. Al gentile avvocato Tiboni chiedo da galantuomo di fermare la veemenza della polemica politica a tutti i costi, contro tutto e tutti, una polemica che, francamente, danneggia solo l’immagine della città di Pescara e di un Festival glorioso, fondato dal compianto Edoardo Tiboni e che pure l’avvocato sostiene di amare. Un Festival sicuramente di rilevanza internazionale, e diventa anche ridondante e inutilmente autocelebrativo avvertire la necessità di ribadirlo ogni due giorni. Ricordo all’avvocato però che Pescara oggi ha la fortuna di avere tante spinte culturali, come un Festival dannunziano che in soli 4 anni (e non 50!) ha conquistato una fetta di rilevanza nazionale e internazionale straordinaria ed è un vanto non autocelebrativo, ma è una risorsa per tutta la regione. E poi se non erro Pescara ha un Festival del Jazz che è la nostra storia musicale e culturale. La militanza politica è ammessa. Purché sia dichiarata, trasparente e chiara e, soprattutto, non interferisca con l’indipendenza di eventi che sicuramente sono destinati ad andare oltre il nostro ristretto presente».

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