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Sospiri risponde al Pd sulla Nuova Pescara: "Certo che tutti rispetteremo le tempistiche fissate"

Il presidente del consiglio regionale replica alle preoccupazioni espresse dai consiglieri Antonio Blasioli e Silvio Paolucci

«La nuova legge istitutiva della nuova città di Pescara, frutto della fusione con Spoltore e Montesilvano, è estremamente rigorosa, puntuale e fissa scadenze e paletti precisi, a partire dalla redazione della bozza del nuovo Statuto provvisorio che dovrà essere consegnato ai tre Comuni a novembre 2023. Sono certo che una lettura più attenta del testo definitivo che martedì prossimo approderà in aula convincerà anche i colleghi consiglieri dei partiti di opposizione circa la sua validità, facendo cadere, al netto dell’ostruzionismo politico, quegli emendamenti che non devono produrre inutili superfetazioni e complicazioni, ma piuttosto dovrebbero snellire e sburocratizzare le procedure. Personalmente ho grande fiducia nei tre sindaci coinvolti nel processo decisionale e operativo, e sono certo che tutti rispetteremo le tempistiche fissate».
A parlare è Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale abruzzese alla posizione espressa dal Pd contro la nuova legge istitutiva della nuova città di Pescara.

«Ricordo che già i sette emendamenti che abbiamo portato in esame in Commissione sono proposte di modifica scaturite», spiega Sospiri, «da istanze presentate dagli stakeholder che abbiamo convocato e sentito e che ci hanno offerto interessanti spunti di riflessione e di miglioramento della legge e di questo li ringraziamo. Da parte di tutti è arrivata una richiesta chiara: la fusione si deve fare, non si può tornare indietro, e per dare ulteriori certezze in tal senso ci hanno chiesto di anticipare anche qualche data e scadenza, ribadendo il ricorso a commissari ad acta in caso di inadempienza di uno o più dei tre Comuni interessati dal processo. Abbiamo accolto volentieri alcuni suggerimenti che riteniamo di immediata applicazione, ferma restando la volontà e il parere che ora dovrà esprimere il consiglio regionale e, soprattutto, la consapevolezza che comunque una legge può sempre essere ulteriormente migliorata lasciando saldi i suoi punti fermi. A fronte di tali modifiche gli emendamenti dell’opposizione non erano dei validi rafforzativi della norma, ma semplicemente rappresentavano delle forzature cavillose. Sono certo che le perplessità più fosche del Pd sono infondate: il processo di formazione della nuova città andrà avanti spedito, senza ulteriori intoppi, né ritardi, né incertezze. Martedì non prevedo una seduta in aula burrascosa, ma piuttosto un’ulteriore occasione di confronto e di riflessione».

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