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Sospiri (Forza Italia) sulle prossime elezioni provinciali: "Dibattito aperto e sereno nel centrodestra"

Il presidente del consiglio regionale ed esponente della maggioranza interviene sul voto che si terrà il 18 dicembre prossimo

Il centrodestra ha avviato un dibattito aperto e sereno sul candidato alle prossime elezioni della presidenza della provincia di Pescara. Lo ha fatto sapere il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, in merito al voto che si terrà il 18 dicembre prossimo per scegliere il successore dell'attuale presidente Antonio Zaffiri. La coalizione, ricorda Sospiri, è formata da quattro grandi partiti e liste civiche, con Forza Italia che può contare su molti sindaci candidabili, ma la scelta sarà condotta sempre nell'ottica di un accordo che verrà raggiunto in tempi rapidissimi:

“La scelta del candidato presidente in rappresentanza del centrodestra sarà inevitabilmente collegiale e frutto di un confronto aperto tra tutte le componenti dell’alleanza. Ovviamente avendo un maggior numero di sindaci in tutta la provincia, a partire da Forza Italia, anche in seguito alle recenti elezioni amministrative, possiamo contare anche su un maggior numero di possibili candidati, persone tutte rispettabilissime, ottimi amministratori, tanto da aver conquistato il consenso del territorio, ma questo non significa che non riusciremo a trovare un accordo che è assolutamente fattibile, ed è dunque evidente che non c’è alcuna polemica in atto in seno alla coalizione di centrodestra che in tempi brevissimi individuerà il candidato unitario, capace di rappresentare tutti, candidato presidente che sarà affiancato da una squadra straordinaria di candidati consiglieri capaci di raccogliere l’eredità dell’ottimo lavoro svolto sin qui da presidente uscente Zaffiri che ha saputo interpretare al meglio e con grande concretezza il proprio ruolo lasciando cantieri e opere strategiche che dovranno essere portati avanti, conclusi e ulteriormente moltiplicati”.

Ricordiamo che l'elezione del presidente della Provincia non avviene più a suffragio universale da parte dei cittadini ma è un'elezione di secondo livello come previsto dalla legge del 7 aprile 2014: potranno essere eletti i sindaci in carica del territorio, il presidente provinciale in carica. A votare saranno i sindaci e consiglieri comunali in carica, con quote in base alla fascia di popolazione rappresentata dall'elettore. Per l'elezione è sufficiente la maggioranza relativa.

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